Nicola Legrottaglie

CALCIO / SERIE B

E' un altro Pescara contro il Pordenone: 0-2, e Legrottaglie si guadagna il posto

Al Dacia Arena di Udine Zappa sblocca il risultato al 6' del secondo tempo poi al 13' raddoppia Galano. Biancazzurri pimpanti fin dal 1', colpiti anche due pali. Il nuovo allenatore convince e scansa l'ombra di Di Biagio

UDINE. E' un altro Pescara quello che con due gol in dieci minuti sbanca Udine vincendo contro il Pordenone di Tesser. L'allenatore Nicola Legrottaglie (subentrato in settimana a Luciano Zauri) vince e convince al suo esordio in panchina e si guadagna il posto (nel caso il Pescara avesse perso ci sarebbe stato Gigi Di Biagio).

In campo il Pescara ha sentito la scossa. I biancazzurri sono apparsi pimpanti fin dal 1' sfiorando il gol in più di una occasione con Galano, Machin, Maniero e Memushaj. Bene le spinte sui lati, bene la difesa e il centrocampo. Il Pordenone si è affidato alle ripartenze senza però incidere.

Il Pescara va in vantaggio al 6' del secondo tempo ed è Zappa a sbloccare il risultato con un'incursione di settanta metri imbeccata alla perfezione da Riccardo Maniero. All'11', poi, palo di Galano. Ma l'attaccante rimedia al 13' quando mette dentro (e raddoppia per il Pescara) di testa su corner di Memushaj. Un secondo palo il Pescara lo colpisce al 26' con Machin.

«Cuore, entusiasmo, passione»: è quanto aveva chiesto Nicola Legrottaglie al debutto sulla panchina del Pescara a Udine contro il Pordenone. Tre concetti fondamentali per la terapia d’urto. «La prima cosa che ho detto è che nella vita ci hanno fatto gli occhi davanti, dunque dobbiamo guardare al futuro per cercare di raggiungere i nostri obiettivi», aveva spiegato il nuovo allenatore biancazzurro.

Messo da parte il 4-3-2-1, l’ex difensore di Milan, Chievo e Juve ha dato il via ad una piccola rivoluzione. Spazio al 3-5-2. Davanti al portiere Fiorillo, linea difensiva composta da Bettella (in vantaggio su Ciofani), Scognamiglio e Drudi. Zappa e Masciangelo esterni alti. Palmiero metodista, affiancato dalle mezze ali Memushaj e Machìn. In avanti il tandem offensivo Galano-Maniero. Kastanos, Busellato e Di Grazia sono rimasti a casa per infortunio e, venerdì, sul charter partito dall’aeroporto di Pescara erano appena 20 (compresi i 3 portieri) i convocati.

Il 43enne condottiero barese ha dimostrato di avere le idee molto chiare, ma ha preferito non farsi applicare l’etichetta del traghettatore: «Non sono venuto a Pescara per sperare in altro, ma per dare il meglio nella Primavera. Traghettatore o futuro allenatore? Io mi sento l’allenatore, poi vedremo».

IL TABELLINO DELLA PARTITA

PORDENONE ( 4-3-1-2 ): Di Gregorio; Almici, Camporese, Barison, De Agostini; Zammarini Burrai, Pobega; Gavazzi (dal 10' st Chiaretti); Strizzolo (dal 10' st Candellone), Bocalon. A disp.: Bindi, Passador, Bassoli, Semenzato, Stefani, Vogliacco, Mazzocco, Misuraca, Pasa, Bocalon. All.: Attilio Tesser.

PESCARA (3-5-2): Fiorillo; Scognamiglio, Bettella, Drudi; Zappa, Memushaj, Palmiero (dal 43' st Bruno), Machin (dal 46' st Bocic), Del Grosso; Galano, Maniero (dal 23' st Crecco). A disp.: Kastrati, Farelli, Ciofani, Masciangelo, Melegoni, Borrelli. All.: Nicola Legrottaglie.

Arbitro: Sacchi di Macerata.

Rete: 6' st Zappa, 13' st Galano.

Note: amm.: De Agostini, Palmiero, Bruno.