L'allenatore biancazzurro Bepi Pillon

CALCIO / PESCARA

Furia Pillon: "Sono molto arrabbiato, ultimi minuti gestiti malissimo"

Il tecnico biancazzurro amareggiato per la sconfitta maturata a Padova nei tempi di recupero: meritavamo di portare a casa i tre punti

PADOVA. Il veleno è tutto nella coda. Altre volte era andata decisamente meglio. Pareggio all’ultimo respiro a Cremona, lo stesso due settimane dopo in casa del Brescia. I finali sembravano tutti belli e a lieto fine per il Pescara, invece ieri all’Euganeo non è andata come ci si aspettava. Tutto ciò che aveva preso nelle prime partite la squadra abruzzese, l’ha dovuto restituire con gli interessi. Il 2-2 in casa del Padova ha però dei risvolti quasi thrilling perché il Delfino aveva dominato in lungo ed in largo e, fino all’89’, era sul doppio vantaggio. «Sono molto arrabbiato», sono state le prime parole di Bepi Pillon dopo la sfida giocata ieri per il rinvio per nubifragio di lunedì sera. «Questo risultato non ci rende merito e mi rode molto non aver portato a casa l’intera posta in palio. Meritavamo di vincere – ha ammesso il tecnico di Preganziol, «per quella che è stata l’evoluzione della partita, per come abbiamo giocato, invece l’abbiamo gettata alle ortiche nel finale, negli ultimi cinque minuti dove non siamo stati bravi nella gestione. In quel momento c’era bisogno di tenere la palla lontana dalla nostra area di rigore, non abbassarci con la linea difensiva, la partita era ormai vinta. È solo demerito nostro questo pareggio». Dovendo trovare il pelo nell’uovo, il Pescara è forse stato troppo lezioso e non ha chiuso la partita, permettendo al Padova di rientrare in corsa col gran gol di Cisco che già in avvio di ripresa aveva fatto scattare qualche campanello d’allarme. «Per me è stato un Pescara quasi perfetto, veramente una grande prova», rivendica Pillon, «abbiamo forse sbagliato qualcosa in fase realizzativa, avremmo dovuto e potuto chiuderla prima. Un altro piccolo neo è qualche palla persa in uscita al limite dell’area sempre alla fine. È una partita che deve servirci da insegnamento, dobbiamo capire che fino alla fine può accadere di tutto, invece nel recupero è mancata la cattiveria e la voglia di portare a casa il risultato». Le risposte sono comunque arrivate per Pillon. Pregevole la prestazione dei centrocampisti, che hanno dominato nella zona nevralgica. Brugman, gol a parte, ha disegnato geometrie in mezzo al campo, ben sostenuto da Machin e Memushaj. L’uscita dal campo del giocatore ex Roma, sostituito da Crecco, e l’ingresso di Ciofani hanno fatto abbassare il Pescara. Pillon si gode l’ottima prestazione dei suoi mediani. «Dobbiamo continuare così, la squadra sta giocando bene e siamo positivi. Ho tolto Machin per mettere uno di corsa (Crecco, ndc) e perchè era stanco, poi purtroppo le cose non sempre vanno bene. Il centrocampo ha fatto bene, anche l’attacco si è comportato in maniera egregia. Abbiamo un’identità precisa e dobbiamo portarla avanti». Buone risposte da Marras in avanti, meno da Antonucci ma Pillon non vuole crocifiggere nessuno. «Tutti hanno fatto quello che dovevano fare, magari con un pizzico di cattiveria e malizia in più sarebbero arrivati i tre punti».

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