Giorgia Cenni, la signora del calcio: «Sono innamorata dell’Abruzzo»

Con la serie A tornerà in video in una trasmissione sua dopo essere diventata mamma di Tommaso. Sposata con il lancianese Di Giovanni, uno dei migliori giocatori di padel in Italia: «A Linate la scintilla»
Gli appassionati di Sky la conoscono, una presenza davanti alle telecamere discreta e competente (soprattutto di calcio estero) quella della giornalista Giorgia Cenni. E sanno che negli ultimi mesi è scomparsa dal video, perché è diventata mamma di Tommaso a maggio. Tornerà a breve con la ripresa del campionato di serie A con un programma suo (con Paolo Condò e Costacurta) il sabato sera. Oltre a Sky Sport, ovviamente. Non tutti sanno che, però, Giorgia Cenni è legata all’Abruzzo grazie al matrimonio con il lancianese Lorenzo Di Giovanni. Vivono a Milano, ma il legame con l’Abruzzo è forte. Ultimi giorni di vacanza prima di ripartire: Lorenzo Di Giovanni con il padel e Giorgia Cenni con Sky. «Pescara? Bella città, si vive bene. Calcisticamente, immagino sia al settimo cielo dopo il ritorno in B. In passato me ne sono occupata più volte. Mi fa piacere», l’approccio all’intervista. Bella ma non appariscente, mai sopra le righe. Giorgia Cenni, qual è il suo rapporto con l’Abruzzo?
«Ormai è la mia seconda casa, e la regione di mio marito! Mi piace e lo sto scoprendo sempre di più. Quest’anno essendo in maternità stiamo trascorrendo tanti giorni a casa dei nonni a Lanciano ma giriamo parecchio».
Che cosa le piace di più dell’Abruzzo?
«Gli abruzzesi. Sono legati alle tradizioni, alla terra e alla famiglia. Poi, ovviamente, la cucina… ».
A tavola qual è il suo piatto tipico?
«Le pallotte cacio e ova. Devo dire che mia suocera è parecchio brava. Però, devo confidarle una cosa. Non mi piacciono gli arrosticini… Lo so, è dura accettarlo. Mio suocero non se ne è ancora fatto una ragione».
Come definirebbe la gravidanza?
«Il desiderio che ho espresso ad ogni stella cadente, ad ogni candelina soffiata. Era il mio sogno più grande e non potrei essere più felice».
Essere mamma le ha cambiato la vita, come?
«Totalmente. Tommaso ha stravolto ogni nostra abitudine come è giusto e bello che sia. Dalle piccole alle grandi cose. Sicuramente non si dorme più. Diciamo che prima ero abituata a dormire 10 ore a notte, 10 davvero! Quando partivo per le trasferte in Champions e la sveglia suonava all’alba era una tragedia… adesso se dormo tre ore mi sveglio riposata! Le magie delle mamme».
Perché ha scelto il nome Tommaso per suo figlio?
«È stato un ballottaggio per tutta la gravidanza tra Leonardo e Tommaso. Il giorno prima del parto un mio carissimo amico, Giuseppe, voleva fargli un regalo speciale. La racchetta di Sinner autografata con dedica! Era il week end di Roma e della finale contro Alcaraz. Abbiamo dovuto scegliere in 5 minuti altrimenti Sinner sarebbe andato via e l’istinto ha detto Tommaso. Adesso ha una racchetta speciale nella sua cameretta, gli racconteremo tutto quando sarà un po’ più grande».
Pensa di tornare subito a lavorare?
«Noi ragioniamo a stagioni e sta per iniziare un nuovo anno. Fare la mamma è un sogno, non si batte ma una cosa non esclude l’altra. Sono molto fortunata perché Sky e il mio direttore Federico Ferri mi permetteranno di fare entrambe le cose. Tornare in campo e avere il tempo di seguire Tommaso. E non è una cosa scontata o banale vedendo altre realtà».
Sdoganata la donna che tratta di calcio, adesso c’è un’ondata travolgente di giornaliste sportive.
«Per me è sempre stata una cosa normale. Ho sempre seguito il calcio, ho due fratelli più grandi e in casa mia si è sempre vissuto di sport soprattutto di motori visto che mio papà faceva rally. Non mi piace troppo la distinzione uomo-donna, ho bravissime colleghe e bravissimi colleghi. Sono cresciuta seguendo Lucia Blini (di Mediaset, ndr), che per me è un grande esempio, in tv e ho iniziato seguendo il calcio dilettantistico, sui campi della Liguria e sognando di fare l’inviata a bordocampo in Champions League e con la Nazionale. I sogni si avverano».
Lei genovese, suo marito, Lorenzo Di Giovanni, originario di Lanciano: come vi siete conosciuti? Chi ha fatto il primo passo? E come?
«Lui viaggia molto, io viaggio molto. Ci siamo conosciuti a Linate perché lui (come al solito) stava per perdere l’aereo. Lui stava andando a un torneo in Sardegna, io a seguire la finale dell’Italia a Wembley… Primo appuntamento? Una lezione di padel».
Tifosa della….
«Mia città ! Sono di Genova e sono felice se Genoa e Sampdoria vanno bene. E il derby di Genova è uno spettacolo. Quest’anno sono riuscita a portare mio marito a vederlo in coppa Italia, aspettando di viverlo di nuovo in serie A».
Lo sportivo preferito? Lo sport preferito?
«Beh sportivo Lorenzo Di Giovanni; giuro non sono stata obbligata! È un esempio per come vive e intende lo sport, mi insegna tantissimo ogni giorno. Poi se devo dirne un altro allora Nadal. Mi piacciono calcio e padel. Gioco a padel da prima di mio marito, ma con pessimi risultati».
Che cosa guarda in televisione?
«Sport, tutti gli sport. Sono fortunata perché Sky trasmette davvero tutto e me ne sono resa conto in questi mesi di maternità in cui avevo tanto tempo per stare a casa sul divano aspettando Tommaso. Sintonizzata tutto il giorno su Sky Sport».
Tra la finale di Champions e una partita di padel?
«Lei vuole mettermi in difficoltà; se gioca mio marito scelgo la partita di padel sennò finale di Champions».
Che cosa le piace di più del mondo del calcio?
«Il fatto che sia uno sport di tutti e per tutti. Quando gioca la nazionale per esempio anche chi non segue il calcio è pronto a tifare. Quello che sta succedendo adesso per Sinner, la nazionale del tennis».
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