Ciclismo

Giro d’Italia: oggi la tappa abruzzese. Festa popolare, Ciccone a caccia dell’impresa

16 Maggio 2025

Sul Centro in edicola un inserto speciale. Da Castel di Sangro a Tagliacozzo per 168 chilometri: una frazione che può dare uno scossone alla classifica generale. E domani la partenza da Giulianova

Comunque vada sarà una festa. Pioggia o sole. Che ci sia o meno lo scossone nella classifica generale. Che vinca o non vinca un italiano. Che sia o meno una tappa ricca di colpi di scena. Comunque sarà un bagno di folla per le strade di montagna attraversate dal Giro d’Italia. Come ogni anno accade quando i girini passano per l’Abruzzo. Una festa. Anche questa volta una tappa tutta abruzzese, con partenza e arrivo in provincia dell’Aquila.

E domani il via dalla costa, da Giulianova fino alle Marche. È un feeling speciale quello che lega il popolo abruzzese alle due ruote. Spirito di sacrificio, testardaggine e sudore sono i tratti caratteristici che li accomunano. Un feeling che si rinnova. Migliaia di persone ad applaudire il passaggio dei corridori. Un binomio - tra il Giro e la nostra terra - che va avanti da decenni, esattamente dal 1909 con l’arrivo a Chieti. E poi cresciuto fino ai tempi dei compianti Alessandro Fantini e Vito Taccone fino ai giorni nostri con un Giulio Ciccone, il 30enne teatino, che è tornato al Giro dimostrando di essere in forma. E anche oggi è uno dei protagonisti più attesi. In Abruzzo si sono affermati fiori di campioni: da Eddy Merckx (1967) a Marco Pantani (1999), passando per Binda, Coppi e Hinault. Passione, calore ed entusiasmo. Gente per le strade, scuole chiuse: una festa. Un fenomeno popolare aperto a tutte le età. Da Castel di Sangro a Tagliacozzo, probabilmente, la tappa più dura di questa prima parte dell’edizione numero 108. Ecco perché ci si attende una frazione ricca di colpi di scena, destinata ridisegnare la classifica generale. Tutti si aspettano un’azione spettacolare ed efficace di Giulio Ciccone, l’abruzzese grande assente delle ultime due edizioni e presentatosi all’appuntamento rosa, a Durazzo, come una mina vagante. Correre sulle strade di casa è una motivazione in più che può fare la differenza. E allora tutti pronti a fare il tifo e a incitare il teatino diventato amico di Jannik Sinner. Festa e marketing territoriale, ovvero la possibilità di mettere in vetrina alcuni dei paesaggi più belli dell’Abruzzo in Mondovisione grazie alle telecamere della Rai. Accade ogni anno. Nel giorno di festa, però il pensiero non può non andare (anche) a Simone Roganti, la promessa del ciclismo di Spoltore stroncata da un malore l’estate scorsa proprio mentre stava per compiere il salto tra i professionisti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA