Gianluca Grassadonia

IL DEBUTTO DEL TECNICO

Grassadonia: «Grande personalità, sono amareggiato per il pareggio»

Un punto per ripartire, ma la strada per la salvezza è ancora lunga: «Voglio una squadra di soldati, chi non rispetta le regole è fuori dal progetto»

L’atteggiamento è quello giusto, ma per la salvezza servono anche i gol e, soprattutto, le vittorie. Il Pescara del nuovo tecnico Grassadonia riparte con un punticino sul campo del Frosinone, ma recrimina, anche tanto, per non aver centrato il successo con una clamorosa palla gol capitata tra i piedi di Odgaard nella ripresa. «L’atteggiamento mi è piaciuto, come mi è piaciuta la personalità mostrata dalla squadra».
Il nuovo allenatore biancazzurro, che domenica ha preso il posto dell’esonerato Roberto Breda, vede il bicchiere mezzo pieno e chiede al Delfino sudore e sacrificio per provare a centrare la salvezza. «Il punto mi amareggia perché l’occasione più importante della gara l’abbiamo avuta noi. Dispiace perché sarebbe servito un po’ più di cinismo. Fiorillo non ha fatto una parata e dispiace per l’occasione ghiotta che abbiamo avuto e non sfruttato», spiega il 48enne tecnico di Salerno, che indica la rotta per la salvezza: «Noi non possiamo sperare, ma dobbiamo determinare ogni momento per cercare di vincere le partite. Premio il coraggio, la volontà e la cattiveria agonistica dei miei giocatori perché hanno avuto personalità. Abbiamo voluto rischiare alcune situazioni di gioco e questa cosa mi è piaciuta molto».
Sabato prossimo, all’Adriatico, arriverà il Lecce e servirà la vittoria per sperare nella salvezza in serie B. «Ci sono dei meccanismi che vanno migliorati, ma la risposta l’ho avuta ed è stata molto forte. Lavorando e cercando di mettere il massimo in ogni allenamento, possiamo arrivare alla vittoria. Io voglio gente che sposi la causa e gente che sputi l’anima».
Grassadonia è chiaro: «Voglio una squadra di soldati», facendo capire che d’ora in poi nessuno potrà sgarrare. «Chi non rispetta queste regole, è fuori da ogni discorso. Bisogna lavorare sodo. Chi è fuori dal coro, è fuori dal progetto».
L’ex difensore di Foggia e Cagliari guarda con fiducia al futuro e fa capire che si andrà avanti senza un secondo di respiro. «La fase di possesso palla deve migliorare in tutti i settori. Questa è una squadra che ha calciatori di grande qualità e partiamo dalla voglia mostrata contro il Frosinone. In questa settimana sarà dura per tutti perché lavoreremo molto e dobbiamo migliorare la fase offensiva». Il messaggio allo spogliatoio è netto e chiaro.
Alessandro Nesta, l’allenatore del Frosinone, prova a spiegare così lo scialbo pareggio dello Stirpe. «I biancazzurri erano molto chiusi in difesa e noi siamo stati poco brillanti. Magari con una pressione alta, riconquistando il pallone potevamo far male al Pescara ma comunque abbiamo fatto quello che potevamo fare».
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