I Maio provano a calmare la rabbia della tifoseria

7 Gennaio 2016

Oggi al Biondi la conferenza della dirigenza che sta smantellando la squadra Paghera all’Avellino fino al 2019. La Salernitana è a un passo da Mammarella

LANCIANO. E’ il giorno più atteso dai tifosi. Quello dell’incontro del presidente e vice presidente Virtus, ovvero Valentina e Guglielmo Maio con la stampa (ore 12,30 allo stadio Biondi) per fare delle precisazioni in merito alla situazione che sta vivendo la Virtus. Una situazione fatta di addii di giocatori simbolo (Paghera, Piccolo, Di Cecco), di tagli agli ingaggi, ritardi nei pagamenti dei contributi e problemi economici che fino a qualche mese fa sarebbero stati utopia, ma che via via è diventata evidente. Il mercato estivo aveva dato un primo segnale: via pezzi pregiati come Troest (a Novara con l’ex Baroni) e Thiam e nessun giocatore di prospettiva riscattato – è avvenuto solo per Piccolo e Paghera in precedenza – né Monachello, né Conti. Ma tanto neanche Pavoletti fu riscattato a suo tempo. Già in estate, poi, sul mercato erano finiti tutti, anche Piccolo e Paghera, e la tifoseria aveva cominciato a mugugnare. A chiusura del mercato con l’acquisto di Ferrari – preso a costo zero dal Modena tanto che il patron Antonio Caliendo disse di aver ceduto il giocatore rimettendoci 550.000 euro solo perché è stato Ferrari a chiedergli di andare via per poter giocare – sembrava che la situazione potesse migliorare. Ci fu anche la festa in piazza, mai fatta in B, voluta per riavvicinare società e tifosi.

Festa in cui la stessa società aveva invitato i supporter ad abbandonare il “pessimismo”. Oggi la società chiederà ancora di abbandonare il pessimismo? Impossibile visto che la Virtus è penultima in classifica e senza uomini come Piccolo (con 8 gol ha tenuto a galla la Virtus, ), Paghera – per lui un contratto fino al 30 giugno 2019 con l’Avellino – Di Cecco, Pucino con Mammarella in procinto di partire assieme a Crecco, Bacinovic, Marilungo. Non bisogna parlare di smobilitazione? Beh, cedere finora 4 titolari inamovibili e perderne altri tre, senza acquistare nessuno non è una smobilitazione? Per quanto riguarda il capitano Mammarella l’ultima offerta arriva da Salerno dove peraltro ha già giocato in passato. Soldi alla Virtus e contratti vantaggioso al terzino. Il club granata è in pole, ma sul capitano ci sono anche l’Ascoli (al quale è stato offerto anche Armin Bacinovic), il Bari con mister Camplone che a Mammarella è legato da amicizia ma anche dal fatto di condividere lo stesso procuratore, Donato Di Campli, e l’Avellino che ha preso già Pucino e Paghera. Marilungo si sta allenando ma l’Atalanta, proprietaria del cartellino, dovrebbe cederlo a una tra Perugia e Modena. Quest’ultima ha chiesto anche Luca Crecco alla Lazio. Si parla di cessioni e taglio agli ingaggi, per problemi economici non dovuti alla Virtus, ma, pare, alle altre società del gruppo Maio.

Da qui la ricerca di altri soci che però non si vedono all’orizzonte. Sui social tra i tifosi malcontento e amarezza per quello che sta accadendo. La confusione, il penultimo posto in classifica e un mercato fatto di cessioni, alemno finora, lasciano presagire l’angosciante epilogo della favola della Virtus. Sulla quale penderebbe anche la spada di Damocle di eventuali altre penalità per il ritardo nel pagamento dei contributi. Insomma ci vuole un grande sforzo davvero per non essere pessimisti in questo momento.

Teresa Di Rocco

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