Il Chieti va ko e fallisce il salto di qualità 

Prestazione deludente dopo un buon avvio. Il difensore Salto: «Chiediamo scusa ai tifosi». E ora due trasferte di seguito

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CHIETI (3-5-2): Serra 6; Spinelli 6, Salto 6, Vaccaro 6; Mercuri 6, D’Innocenzo 5,5, Paglia 5,5 (14’ st Liepa 5,5), Di Prisco 5,5 (35’ st Marino sv), Masawoud 6 (1’ st Bordon 5,5); Riosa 5,5 (1’ st Rossi 6), Cesario 5,5 (1’ st Mancini 5,5). A disposizione: Vitiello, Di Meo, Bregasi, Barbetta. Allenatore: Di Marzio (squalificato Chianese).

MONTEGIORGIO (4-3-3): Forconesi 6; Morganti 6, Perini 6,5, Diop 7, Pistolesi 6; Marini 6, De Angelis 6, Santoro 6 (4’ st Zancocchia 6); Cardoni 6,5 (33’ st Leonetti sv), Perpepaj 5,5 (23’ st Baraboglia 6), Tenkorang 6 (47’ st Antichi sv). A disposizione: Cavallo, Vignaroli, Pavone, Monterotti, Monza. Allenatore: Baldassarri.

Arbitro: Cortese di Bologna.
Rete: 13’ st Diop.
Note: ammoniti Vaccaro, Morganti, Pistolesi, Diop e Perpepaj. Angoli 2-3. Spettatori 700.
CHIETI
Il Chieti cade all’Angelini dopo tre risultati utili consecutivi. Passa il Montegiorgio con un gol nel secondo tempo di Diop su palla inattiva. Per i neroverdi è un’occasione persa. Poteva essere la domenica per spiccare il volo e compiere il salto di qualità dopo il colpaccio con la Sambenedettese, invece i teatini perdono uno scontro diretto per la salvezza e devono guardarsi ancora alle spalle. L’unica nota positiva di una giornata da dimenticare è la classifica perché il Chieti mantiene un buon distacco (+4) sulla zona play out anche se all’orizzonte ci sono due trasferte consecutive difficili contro Cynthialbalonga e Avezzano. Il Montegiorgio si conferma bestia nera, espugnando l’Angelini per il secondo anno consecutivo di misura e sempre segnando su calcio d’angolo. Lo scorso anno fu Perpepaj a punire i teatini, stavolta è Diop a metterla dentro al 58’ correggendo in rete la deviazione di Perini su corner di Zancocchia. Ai marchigiani basta un guizzo su palla inattiva per piegare un brutto Chieti che, dopo una buona partenza, si è spento e non ha mai creato azioni pulite per segnare. Senza gli infortunati Di Renzo e Mollica, Chianese ha ridisegnato la squadra con scelte a sorpresa: Masawoud e Mercuri quinti di centrocampo, D’Innocenzo mezzala e Riosa a fare coppia in attacco con Cesario. Male i due attaccanti titolari: generoso ma inconcludente il primo, evanescente il secondo. Non a caso nell’intervallo Chianese ha cambiato tutto l’attacco, inserendo Mancini e Bordon, ma le sostituzioni non hanno dato gli effetti sperati. È tutta la squadra che non ha girato come doveva. Tanti errori a centrocampo e sempre palla lunga a cercare le torri davanti, senza mai riuscire a rompere la linea difensiva del Montegiorgio, passata a cinque dopo il vantaggio con l’inserimento del centrale Baraboglia. I marchigiani hanno giocato una partita sporca e di contenimento e l’hanno sbloccata con un episodio su calcio piazzato. Tre punti con il minimo sforzo. Tra i rossoblù il più pericoloso è stato il 18enne esterno Cardoni, che ha impensierito due volte Serra con tiri dalla distanza, mentre nei neroverdi è stato il difensore Spinelli a provarci con più insistenza. Questo rende l’idea della poca consistenza della manovra offensiva del Chieti. «Chiediamo scusa ai tifosi», dice il difensore Damian Salto, «non abbiamo fatto una buona prestazione. Non possiamo permetterci di fare partite del genere. Dobbiamo lavorare e reagire, il campionato è lungo e bisogna fare punti. Abbiamo dimostrato che se giochiamo con umiltà e lottiamo su ogni pallone possiamo fare bene. Oggi (ieri, ndc), purtroppo, non è stato così. Dispiace perché in casa non possiamo fare queste partite».
Giammarco Giardini
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