Il Lanciano si fa del male e crolla contro Baroni

6 Dicembre 2015

A Novara il rosso a Bacinovic fa la differenza, momentaneo pari di Padovan

NOVARA. S’interrompe la mini serie di risultati utili consecutiva del Lanciano nella sfida contro l’ex Marco Baroni che, invece, continua a volare alla guida del Novara sempre più lanciato. I piemontesi vincono per 4-1 e tengono fede al pronostico che li vedevano favoriti, ma non è stata semplice come in parecchi forse pensavano da queste parti.

Il largo divario creato dai padroni di casa è stato soprattutto frutto di un Lanciano sciagurato e ingenuo per il modo in cui ha sprecato e dilapidato l’opportunità di poter giovare di una superiorità numerica che sembrava poter essere punita in qualsiasi istante. Al cartellino rosso ricevuto da Pablo Gonzalez ha risposto quello di Armin Bacinovic che, per una doppia ammonizione ricevuta nel giro di nemmeno mezzora, costringe il resto della squadra ad un’affannosa ripresa che sarebbe potuta essere invece gestita con estrema calma. La tanta voglia e qualche buona idea messa in mostra dal Lancino prima di tornare in parità numerica se ne sono infatti andate assieme a Bacinovic negli spogliatoi.

Di ritorno in campo l’atteggiamento è dovuto per forza di cose cambiare. Eppure il primo tempo aveva fatto registrare qualche segnale positivo, qualche trama interessante che, come spesso e volentieri accade, passava dai piedi di Mammarella (cross del capitano per Padovan, la traversa gli nega la gioia del gol al 12’). La manata di Gonzalez al volto di Bacinovic sembra poi indirizzare la gara su binari favorevoli al Lanciano al 16’: il Novara si mostra vulnerabile e soprattutto nervoso, capace sì di resistere alla superiorità dei frentani, ma comunque spesso in affanno. La prima frazione si dimostra movimentata sotto il punto di vista disciplinare ma non si può dire lo stesso dal punto di vista delle occasioni. Bacinovic raggiunge Gonzalez sotto la doccia qualche istante prima dell’intervallo e, nella confusione più totale, ad inizio ripresa Rodriguez punisce il Lanciano. Che trova la forza di rialzarsi e di tornare a spingere, trova la prima rete in campionato di Padovan (discesa di Piccolo, conclusione di Marilungo murata e l’attaccante manda in rete il più facile dei gol al 20’ st).

Il gol del pari conferma ancora una volta quanto il Novara sia penetrabile nell’ultima mezzora di gioco (è la seconda miglior difesa del campionato ma ha subito gol sempre e solo negli ultimi 30 minuti) e la statistica potrebbe far trovare quel pizzico di coraggio in più che servirebbe al Lanciano. Ed invece è il Novara a mostrarsi più lucido e fresco: Casadei si supera su Corazza che aveva approfittato di una dormita generale della difesa (74’), è reattivo sul colpo di testa di Galabinov ,ma il palo “consegna” l’assist a Faragò che deve solo mandare la palla in rete(75’). Nello sconforto più generale per il nuovo svantaggio, il Lanciano fa disordine, abbassa la testa e lascia metri ai padroni di casa che due giri di lancette più tardi colpiscono ancora. Galabinov dalla distanza fulmina Casadei e lascia partire in anticipo i titoli di coda in una partita che il Lanciano ha gettato al vento con le sue mani. C’erano tutte le premesse per dare seguito alle ultime tre convincenti uscite (o almeno così sembra), Corazza invece trova anche la quarta rete che traccia un divario forse fin troppo ampio per quanto fatto vedere in campo.

Il Lanciano s’arrende e torna coi piedi per terra dopo i cinque punti nelle ultime tre partite: adesso c’è assolutamente bisogno di cambiare marcia. Tra le mura amiche e – prima o poi – anche in trasferta (i frentani non hanno mai vinto una gara lontano dal Biondi nel 2015) se si vorrà raggiungere una salvezza che di questo passo risulterà complicatissima. Prossimo appuntamento mercoledì al Biondi: alle ore 18,30 arriverà il Cagliari.

Francesco Baldini