Il Pescara a Foggia, Mancuso ci riprova
Il bomber, a secco da tre gare, l'anno scorso decisivo in Puglia
PESCARA. Tre partite a digiuno sono più che sufficienti. Leonardo Mancuso vuole tornare al gol e il prossimo avversario gli evoca dolci ricordi. Domenica (ore 15) il Pescara sfiderà in trasferta il Foggia e nella passata stagione contro i satanelli il bomber biancazzurro segnò sia all’andata che al ritorno. È il 27 agosto del 2017 e all’Adriatico Mancuso entra a pochi minuti dalla fine partecipando alla goleada dell’undici di Zdenek Zeman che travolge il Foggia (5-1) alla prima giornata di campionato. Il 20 gennaio del 2018, il secondo sigillo che consegna tre punti pesantissimi ai biancazzurri. La rete arriva sul finale della prima frazione di gioco (44’) grazie a una micidiale ripartenza orchestrata da Stefano Pettinari che vede la sovrapposizione di Antonio Mazzotta servendogli un pallone invitante. Il terzino siciliano, ora in forza al Palermo, tocca in area per Mancuso che brucia il suo diretto marcatore (Agnelli) e trafigge il portiere avversario Guarna. Perfetta scelta di tempo e guizzo da rapace dell’area di rigore, così Mancuso regala un successo storico al Pescara, che torna ad espugnare il Pino Zaccheria a distanza di quasi 60 anni.
Prima di quella gara, l’unica vittoria pescarese nello stadio foggiano è infatti quella firmata da Ferrari il 5 ottobre 1958. Tra i precedenti c’è un altro colpo esterno del Delfino contro i rossoneri (2-1, 24 giugno del 1979), ma la partita si gioca sul neutro di Napoli. In campo c’è anche l’attuale responsabile dell’area tecnica del Delfino Giorgio Repetto.
Dunque, Mancuso vuole il bis allo Zaccheria dopo l’acuto di poco più di un anno fa. Il 26enne milanese è cresciuto tanto negli ultimi mesi e finora ha realizzato 12 gol in 21 gare. Già alla 16ª giornata, Leo aveva eguagliato il bottino della scorsa stagione (9 centri) e ora l’obiettivo è raggiungere quota 20. Dopo la splendida tripletta realizzata allo stadio Arechi contro la Salernitana lo scorso 30 dicembre, l’attaccante cresciuto nelle giovanili del Milan ha rallentato la marcia e nelle ultime tre gare contro Cremonese, Livorno e Brescia è rimasto all’asciutto. Tre turni senza gol, come gli era capitato altre due volte nel girone di andata tra la 2ª e la 4ª giornata e tra la 12ª e 14ª.
Tandem con Monachello. A partire da domenica, Mancuso non sarà più l’unico terminale offensivo dei biancazzurri. Bepi Pillon, infatti, sembra essersi convinto ad abbandonare il 4-3-3 e contro il Foggia schiererà la squadra con due attaccanti. Da stabilire se l’allenatore di Preganziol utilizzerà il 4-3-1-2 o il 3-5-2. In ogni caso, in avanti accanto a Mancuso ci sarà Gaetano Monachello che non vede l’ora di tornare titolare. Il centravanti siciliano ha giocato l’ultima volta dal 1’ in occasione della gara in trasferta a Verona lo scorso 17 dicembre. Da quel giorno, è rimasto in panchina senza mai vedere il campo nelle tre partite successive contro Venezia, Salernitana e Cremonese, poi è entrato nei secondi tempi delle sfide con Livorno e Brescia. Domenica, il ritorno dall’inizio in coppia con Mancuso. La presenza di Monachello aggiungerà fisicità al reparto e lo stesso Mancuso potrà beneficiarne sfruttando le sue capacità di inserimento e attacco della profondità. Bisogna cancellare l’onta dei cinque gol subiti in casa contro il Brescia e Pillon è pronto a presentare una nuova versione del suo Pescara.
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