la trattativa

Il Pescara spinge, Zeman a un passo dall'accordo

La fumata bianca non c'è stata, ma la sensazione è che il matrimonio tra il Pescara e Zdenek Zeman si celebrerà molto presto. Forse già oggi o nei prossimi giorni, con lo sguardo proiettato verso la prossima stagione

PESCARA. La fumata bianca non c'è stata, ma la sensazione è che il matrimonio tra il Pescara e Zdenek Zeman si celebrerà molto presto. Forse già oggi o nei prossimi giorni, con lo sguardo proiettato verso la prossima stagione per ripartire con grandi ambizioni. Daniele Sebastiani vuole riportare il boemo in riva all'Adriatico. Serve un nome forte per provare a chiudere la gestione Oddo e iniziare il progetto di rilancio. Per questo ieri il presidente biancazzurro, accompagnato dai due direttori, Pavone e Leone, ha incontrato a Roma l'allenatore boemo, artefice della promozione in A del Delfino nel 2012. L'appuntamento all'ora di pranzo in un ristorante del circolo rugby sulla collina Fleming, zona Nord della Capitale.

leggi anche: Pescara, nuovo colpo di scena: esonerato Oddo A distanza di due giorni dalla sconfitta di Torino, il Pescara manda via l'allenatore: la squadra affidata a Zauri. Nelle prossime ore la società potrebbe annunciare la nuova guida tecnica: ipotesi Liverani per il futuro. Oddo su Facebook chiede scusa ai pescaresi: "Avrei voluto raggiungere l'obiettivo"

Sebastiani ha ordinato la pasta alla gricia, Zeman ha optato per l'amatriciana, carbonara per Pavone, mentre Leone ha evitato il primo ordinando il pollo. Di certo non un'abbuffata, bensì un paio d'ore di colloquio per mettersi alle spalle i dissapori del passato e stabilire le linee guida future. Verso le 14,30 i quattro sono rientrati in macchina e Zeman è stato il primo a parlare con i giornalisti. «Se ho accettato la proposta? La proposta era di mangiare e l'ho accettata - ha detto l'allenatore in tono ironico - I rapporti con Sebastiani sono come sempre. Se c'è la possibilità di tornare ad allenare il Pescara? Tutto può succedere... non mi sbilancio perché ora non c'è da sbilanciarsi». Giusto così, considerati i precedenti, l'ultimo dei quali nell'estate del 2015, quando la società gli promise la panchina per poi fare dietrofront confermando Oddo che aveva sfiorato la promozione perdendo la finale con il Bologna. Rientrato dalla Capitale, Sebastiani ha cercato di chiarire la situazione iniziando dai contrasti del passato. «Tra me e Zeman non c'è nessun problema - ha detto il presidente biancazzurro - quello che è successo può capitare a chiunque, ma tra persone intelligenti bastano due minuti per spiegarsi». Il viaggio a Roma è servito per rasserenare gli animi, però ora sarà necessario fissare il giorno in cui inizierà di nuovo il rapporto di lavoro.

Il Pescara vorrebbe che Zeman prendesse subito in mano le redini della squadra, con un contratto fino al 2018, non tanto per tentare una salvezza che sarebbe miracolosa, piuttosto per consentire al boemo di "entrare" nello spogliatoio e cominciare la selezione in vista del prossimo torneo. «Zeman è il primo della lista - ha spiegato Sebastiani - alla luce della nuova situazione bisogna guardare al futuro. Ma non escludiamo di andare avanti fino alla fine del campionato con Luciano Zauri (che domenica andrà in panchina, ndc). Non è facile trovare un allenatore disposto a ripartire con la macchia della retrocessione». Zeman vorrebbe tornare subito in Abruzzo, però intende ragionare bene sui programmi. Difficile capire quanto potrà incidere la sua presenza in questo momento, ma in ogni caso il boemo non ha alcun timore di accettare subito la sfida, nonostante il rischio di ritrovarsi coinvolto in un fallimento tecnico che non gli appartiene. Inoltre, proseguire la striscia negativa significherebbe alimentare i veleni nell'ambiente. Forse per questo motivo Sebastiani si è lasciato scappare una frase di circostanza. «Escludo che il boemo possa guidare da oggi il Pescara. Potrebbe farlo solo per farci un piacere, ma non glielo abbiamo chiesto. Più che altro abbiamo parlato in ottica futura. D'altronde, al di là della classifica, c'è da dire che l'organico attuale non ha le caratteristiche che si sposano con la sua idea di calcio. Molti calciatori si possono adattare, ma sarebbe una forzatura». La verità è che il Pescara conta di chiudere la trattativa in tempi brevi, anche se Sebastiani non esclude contatti con altri tecnici, come Liverani, Zambrotta e Gregucci. «In questi giorni i direttori valuteranno altri profili».

Giovanni Tontodonati

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