Calcio serie D

Il Teramo schianta l’Ancona e diventa l’anti-Ostiamare

24 Novembre 2025

I marchigiani partono all’attacco, ma il Diavolo si difende benissimo. In avvio di ripresa arriva l’uno-due da ko con Carpani e Nanapere. Il big match finisce 3-0 davanti a un grande pubblico

TERAMO. L’anti-Ostiamare è il Teramo. Così sancisce l’elettrico pomeriggio del Bonolis dopo una partita di livello nettamente più alto della media della serie D, giocata in una cornice da categoria superiore (oltre tremila sugli spalti, tifo incessante delle due curve). Il motto di questo Teramo, che sta per completare il novembre terribile con un bottino di punti eccellente, è: adattarsi, resistere, colpire.

Come già accaduto a Ostia, contro L’Aquila e a Notaresco, l’avvio di partita è stato difficile per i biancorossi: a lungo schiacciati, nel primo tempo, da un avversario che li aggrediva a tutto campo.

A questo Ancona arrembante il Diavolo ha opposto una fase difensiva attenta e tosta, che non ha concesso tiri pericolosi ai marchigiani neanche quando attaccavano a pieno organico, e la capacità di ribaltare il fronte pericolosamente ogni volta che si usciva da quella pressione soffocante. Così, al termine di un primo tempo sofferto, vai a vedere il taccuino e scopri che le uniche due occasioni da gol sono del Teramo: una clamorosa per Nanapere all’8’ (tiro a botta sicura deviato da Salvati dopo una corta respinta dello stesso portiere) e un’altra per Salustri al 27’ (tiro che supera il portiere, salvataggio di Bonaccorsi quasi sulla linea).

Il Diavolo soffre l’assenza di Sereni perché Nanapere da esterno non riesce a entrare in partita, mentre la mediana Angiulli-Carpani è messa in inferiorità numerica dall’utilizzo come mezzala più che come trequartista di Attasi, che sta addosso ad Angiulli liberando dall’uno contro uno Gelonese, piazzato da Maurizi a fare il libero subito davanti ai centrali di difesa. Nonostante questi problemi il Diavolo tiene botta in un match molto fisico, segnato da tanti falli (Faye alla fine ne fischierà 36, su altri evidenti lascerà correre) e momenti di nervosismo (al 23’ Pomante e Maurizi vengono quasi alle mani).

Al 44’ arriva anche il fuori programma: un tifoso teramano ruzzola sui gradoni della curva e mentre viene soccorso l’arbitro sospende il match per otto minuti. Pur ferito alla testa, il tifoso rifiuta di farsi portare al pronto soccorso. Il suo stoicismo viene premiato, perché assiste a un devastante avvio di ripresa del Diavolo: al 2’ Pietrantonio calcia una gran punizione che si stampa sul palo, sugli sviluppi si accende un mischione con tentativi a rete di Fall e Bruni e stoccata finale di Carpani: 1-0. Sei minuti e Pavone, il migliore in campo, va sul fondo e mette un cross perfetto che Nanapere trasforma in rete con un imperioso stacco di testa: non segnava dal derby del Fadini.

Il Teramo sul 2-0 si chiude lasciando che l’Ancona venga avanti a schiantarsi contro il suo 5-4-1, e quando riparte è pericoloso. Salustri e due volte Fall hanno la palla del 3-0, che arriva al 29’ sugli sviluppi di un angolo: tiro a rete di Pavone corretto di testa da Carpani, mediano di ruolo ma bomber per vocazione (è già al quarto centro). L’Ancona mette dentro cinque giocatori freschi, ma crea solo qualche mischia sotto la porta di Torregiani. La squadra di Maurizi era imbattuta dalla seconda giornata e aveva subito solo cinque reti prima di prenderne tre al Bonolis: anche questo dice quanto stia facendo bene il Teramo, che ora è davanti all’Ancona e resiste, imperterrito, a -6 dal rullo Ostiamare.

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