L’Aquila si addormenta e cade in casa

25 Settembre 2023

Angiulli e Banegas ribaltano il Monterotondo, ma nella ripresa due leggerezze del portiere Raffaelli fanno la differenza

L’AQUILA2
R. MONTEROTONDO3
L'AQUILA (4-3-3): Raffaelli 4; Lorenzoni 5,5 , Cassese 5,5 , Brunetti 5,5 , Tavoni 5; Ouali 5,5, Angiulli 5,5, Del Pinto 5 (22' s.t. 5,5); Banegas 5,5 (31' s.t. Alessandro 5,5), Galesio 5,5, Bacio Terracino 5,5 (31' s.t. Carbonelli 5,5) . A disposizione: Michielin, Bellardinelli, Pietropaolo, Alessandretti, Battistoni, Mantini. Allenatore: Epifani.

REAL MONTEROTONDO (3-5-2): Simionato 6; Malvestuto 6 (20 s.t. Macri 6), Primasso 6,5 (33' s.t. Mirimich 6), Pasqui 6,5; Meledandri 7, Compagnone 6 (11' s.t. Scaffidi 6,5), Napoleoni s.v. (27' p.t Amore 6)(46 s.t. Taviani s.v.), Gianni 6,5 , Calisto 6; Riosa 6,5, Manca 7. A disposizione: Benvenuti, Nardoni, Dragotto, Cuccioletta. Allenatore: Polverini.

Arbitro: Capoccia di Perugia.
Reti: 35' p.t. Meledandri, 48' p.t. Angiulli, 5' s.t. Banegas, 16' s.t. Manca e 18' s.t. Scaffidi.
Note: settatori 2.200. Ammoniti Calisto, Compagnone, Manca, Brunetti. Angoli 8-7.
L’AQUILA
Doveva essere la gara del riscatto dopo la sconfitta nel derby, invece L'Aquila esce dal campo con le ossa rotte dopo la gara del Gran sasso d'Italia persa con il Real Monterotondo, fino a ieri a quota zero in classifica nel girone F della serie D. Squadra poco reattiva, soprattutto sulle seconde palle, con i laziali evidentemente entrati in campo con una concentrazione superiore e una cattiveria agonistica costante, dal primo al novantacinquesimo. Epifani conferma il modulo 4-3-3 delle prime due gare e rispetto a Chieti recupera Banegas sul lato destro del tridente offensivo. In basso a destra fiducia a Lorenzoni con Bellardinelli che si accomoda per la seconda gara consecutiva in panca. Dall'altre parte, Polverini parte col 3-5-2, ma il modulo cambia spesso col variare del punteggio e soprattutto nel momento in cui il veterano ed esperto Napoleoni si fa male scombussolando i piani. Il primo squillo è aquilano con Galesio contrato in area con il 9 che chiede il penalty, ma per Capoccia è tutto regolare. La gara non decolla e allora ci prova Angiulli dopo corner a sorprendere tutti con una bella voleè, ma la difesa stringe le maglie e sventa. Poco prima della mezz'ora Polverini deve rinunciare all'esperto Napoleoni per guai muscolari. Subito dopo è bello lo scambio tra Bacio Terracino e Galesio, ma quest'ultimo non trova forza e precisione per impensierire Simionato. Al 34’ il Real si affaccia dalle parte di Raffaelli mettendo paura alla difesa di casa. Il calcio di punizione attraversa tutto lo specchio, ma nessuno degli ospiti trova la zampata vincente. Zampata che un minuto più tardi trova l'ottimo Meledandri che in area trova la spaccata perfetta su cross di Malvestuto. L'Aquila è stordita e il Monterotondo può subito approfittarne con Riosa che vede Raffaelli fuori posizione, ma il tiro da lunga distanza supera la traversa. Inaspettatamente, all'interno dell'extra time, L'Aquila pareggia: Angiulli disegna una parabola velenosa che va a spegnersi in fondo al sacco con Simionato impreparato al cospetto di una traiettoria veloce, ma leggibile. L'errore del numero 1 ospite regala una verve diversa ai rossoblù che rientrano in campo indemoniati. Banegas da calcio franco impegna l'estremo difensore ospite dopo soli due minuti e poco più tardi trova il bersaglio grosso da posizione simile. Il mancino passa tra le maglie della barriera e il Gran Sasso d'Italia può esplodere. Nemmeno 120 secondi e lo stesso argentino ha sul mancino il pallone del 3-1 ma Simionato si supera dopo la stoccata del 10 rossoblù. Da qui in poi inizia il suicidio calcistico dei padroni di casa: al 16’ Raffaelli smanaccia male una punizione di Meledandri; all'interno dell'area in tanti fanno le belle statuine e Manca ne approfitta per pareggiare. Al 18’ Raffaelli si merita il definitivo 4 in pagella. Il portiere rossoblù se la prende comoda nell'andare a gestire il pallone nella sua area di competenza, Scaffidi si accorge dell'impasse e gli soffia il pallone senza colpo ferire. Controsorpasso completato e L'Aquila che perde la bussola in modo definitivo. Il colpo di testa di Galesio due minuti dopo la mezz'ora viene respinto da Simionato, mentre il legno della porta del Real Monterotondo, a tempo scaduto, fa impazzire di rabbia Sarritzu per un pari mancato che forse avrebbe premiato L'Aquila più del dovuto. All’orizzonte c’è la trasferta di Campobasso, domenica.
Lorenzo Valleriani
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