SERIE D

La città si mobilita per il Chieti: lunedì l’incontro tra sindaco e imprenditori locali

Il Comune convoca una riunione con il tessuto economico cittadino per aiutare il club messo in vendita da Trevisan e Mergiotti. "Bisogna sostenere questi colori"

CHIETI. Sindaco, prefetto, vescovo, imprenditori locali e tifosi in campo per salvare la Chieti calcio e garantirle un futuro nell’anno in cui compie 100 anni di vita. Lunedì mattina, al foyer del teatro Marrucino, l’amministrazione comunale ha convocato un incontro con una decina di imprenditori della città, tra i più rappresentativi del tessuto economico teatino, per invitarli e sensibilizzarli a supportare economicamente la squadra neroverde dopo l’annuncio del patron Giulio Trevisan e del presidente Antonio Mergiotti di voler vendere la società.

La manifestazione di disimpegno dei due dirigenti ha creato apprensione e incertezza tra i tifosi ma ha avuto anche l’effetto di smuovere politica, imprenditoria locale e perfino il vescovo Bruno Forte che nei giorni scorsi ha ricevuto una rappresentanza del Comitato del centenario del Chieti ed è stato messo a conoscenza dei problemi della società. Il Comune, nelle vesti del sindaco Diego Ferrara e dell’assessore allo sport Manuel Pantalone, si è mosso concretamente dopo aver appreso la volontà di Trevisan di lasciare e ha iniziato un giro di consultazioni per avvicinare l’imprenditoria locale alle sorti della Chieti calcio.

«Insieme al sindaco e al prefetto Armando Forgione», spiega l’assessore Pantalone, «abbiamo voluto organizzare l’incontro di lunedì al teatro Marrucino per sensibilizzare gli imprenditori locali e favorire un dialogo tra l’attuale proprietà ed eventuali figure che volessero supportare la società per facilitare il processo di continuità sportiva della Chieti calcio. Abbiamo mandato una decina di inviti, chiamando i gruppi economici più importanti della città. Come amministrazione comunale non abbiamo una responsabilità amministrativa diretta in questa situazione, ma abbiamo una responsabilità morale e un amore nei confronti della squadra di calcio della nostra città che ci ha spinti, in condivisone col prefetto, a cercare di creare interesse nell’imprenditoria locale attorno ai colori neroverdi. Il nostro compito è quello di creare un momento di incontro tra le parti, ed è quello che abbiamo fatto», conclude Pantalone, «poi le dinamiche successive sulle modalità di investimento economico interesseranno l’attuale proprietà e le eventuali nuove figure che daranno, mi auguro, la disponibilità a sostenere la società».

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