La Juve patteggia e spera Oggi il club va a processo  

Accordo con la procura, ma dovranno poi valutare i giudici se accoglierlo o meno Ammenda e 2-3 punti di penalità o maximulta. Spalletti saluta Napoli: «Mi fermo»

TORINO. Fuori ufficialmente dalla prossima Champions League, la Juventus ha deciso di chiudere la questione processuale per evitare altre pesanti penalizzazioni. Udienza anticipata a oggi davanti al Tribunale federale: il club bianconero ha deciso di chiedere il patteggiamento per il secondo filone di indagine, quello che riguarda le manovre stipendi, gli scambi con altri club e i rapporti «irregolari» con gli agenti, per il quale sarebbe dovuta andare a giudizio il 15 giugno. Era, in linea teorica, il filone che preoccupava di più: al club — già punito con 10 punti di penalità per le plusvalenze — viene contestata la responsabilità diretta e oggettiva per il comportamento di otto suoi dirigenti, deferiti sempre per l’articolo 4, la mancata lealtà: Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Federico Cherubini, Giovanni Manna, Paolo Morganti, Stefano Braghin e Cesare Gabasio. Il club chiederà di essere punito solo con una maximulta, in cambio la rinuncia a ogni tipo di ricorso sul primo filone, quello plusvalenze, sia davanti al Collegio di garanzia sia davanti al Tar. Il procuratore Giuseppe Chiné — con cui le interlocuzioni ci sono già state — dovrà esprimere il consenso, poi il Tribunale si ritirerà per decidere la correttezza dell’iter giuridico e la congruità della pena. Basterà? L’alternativa sarà aggiungere una penalità «lieve» di 2 o 3 punti.
L’obiettivo del club bianconero è chiudere qui ogni pendenza, senza ricadute sul prossimo campionato e mantenere il settimo posto: quindi al massimo potrebbe accettare due punti ulteriori di penalità (visto che la Juventus ha 59 punti e Torino e Fiorentina 53): in questo modo i bianconeri potrebbero partecipare alla Conference League. Tuttavia, se dovesse arrivare, come probabile, l’esclusione dell’Uefa di un anno dalle Coppe, la Juventus salterebbe la Conference. Un sacrificio giudicato dalla nuova società, guidata dal presidente Gianluca Ferrero, non troppo grande. Se non si qualificasse per nessuna competizione, invece, l’Uefa farebbe scattare l’esclusione la prima volta utile. Il tecnicismo giuridico che consente l’accordo è quello di mettere tutte le irregolarità «in continuazione», cioè ipotizzare che siano tutte all’interno di un unico «disegno criminoso». Erano state, dunque, rivelatrici le parole di Francesco Calvo, direttore dell’area sportiva (si dice uno degli «ambasciatori» con la Figc), nel prepartita della sfida con il Milan: «Riteniamo di essere stati puniti ingiustamente, ma ormai è acqua passata». Forse la Juve sta davvero per voltare pagina.
Spalletti saluta. Dopo Aurelio De Laurentiis, anche Luciano Spalletti ufficializza l'addio al Napoli a fine stagione. «A volte per troppo amore ci si lascia. Ora non sono in grado di dare tutto quello che merita Napoli», ha dichiarato ieri l'allenatore a margine dell'evento 'Inside the Sport 2023 a Coverciano. «Ho bisogno di riposarmi. Mi sento stanco. Ho bisogno di staccare un po'. Non allenerò il Napoli o altre squadre. Starò fermo un anno».
Serie B. Il Sud Tirol ieri ser aha battuto 1-0 il Bari nell'andata della prima semifinale dei play off di Serie B. In gol Rover al 92'. Ritorno al San Nicola di Bari venerdì 2 giugno. Nell'altra andata di semifinale si affronteranno stasera (ore 2.30) Parma e Cagliari.
Angelo Caradonna