La riscossa del Lanciano con gli uomini di D’Aversa

Maragliulo da applausi: 6 punti in due gare. Ma i protagonisti (Vitale, Marilungo, Bonazzoli e Di Francesco) sono i giocatori voluti e difesi dall’allenatore esonerato

LANCIANO. Sono bastate due partite a Primo Maragliulo per diventare l’allenatore del momento: due vittorie consecutive all’esordio in B in altrettanti delicati scontri salvezza, che hanno riportato la Virtus Lanciano fuori dalla zona della retrocessione diretta. Maragliulo, classe 1961, ha ridato alla piazza l’entusiasmo perso nelle settimane precedenti, soprattutto dopo il pesante ko interno col Trapani che è costato la panchina a Roberto D’Aversa. L’inversione di rotta senza dubbio c’è stata a livello psicologico, ma anche a livello tattico sembra di vedere qualcosa di diverso. Gli uomini ai quali vengono affidate le speranze di salvezza tuttavia sono rimasti sostanzialmente gli stessi. L’unica esclusione di lusso finora è stata quella di Armin Bacinovic. D’Aversa allenatore non si è congedato con braci e abbracci dalla piazza che l’ha visto capitano della promozione in B, ma ha lasciato tuttavia in eredità un buon tesoretto che Maragliulo può investire nella lotta per la salvezza. Entrambi i gol che hanno consentito alla Virtus di piegare il Modena sono nati infatti sull’asse di calciatori che l’ex tecnico ha fortemente voluto o fortemente trattenuto. In questa seconda categoria rientra Guido Marilungo: dopo la doppietta col Livorno aveva le valigie pronte per trasferirsi a Perugia, dove lo aspettava Pierpaolo Bisoli, allenatore con il quale a Cesena aveva conquistato la promozione in A. D’Aversa l’ha tenuto per i capelli, e il cambio di casacca dell’attaccante di proprietà dell’Atalanta è sfumato.

Due nuovi arrivati per i quali l’ex tecnico si è impegnato in prima persona sono Mattia Vitale e Federico Bonazzoli: per il primo ci ha messo una buona parola con l’allenatore della Primavera della Juventus, Fabio Grosso; l’attaccante prestato dalla Sampdoria ha il suo stesso procuratore, con il quale ha interceduto. Federico Di Francesco, che col Modena ha marcato il pari, è sempre stato un pallino di D’Aversa, nonché titolare pressoché inamovibile fino all’esonero, anche quando ha brillato meno. Tra l’altro pure il ritorno di Maragliulo a Lanciano, come allenatore della Primavera dopo l’esperienza da vice di Marco Baroni, aveva avuto il bene placet di D’Aversa. Nel salto dall’uno all’altro evidentemente qualcosa di sostanzioso è cambiato in meglio. Ma un pizzico di continuità non si può negare. Maragliulo finora è stato bravo a metterci quello che mancava, che venisse dagli anni di gavetta nelle giovanili o, forse, dalla spregiudicatezza figlia di questo exploit inaspettato del grande balzo in B.

Primavera. La Virtus ieri ad Avellino ha colto la prima vittoria nel campionato Primavera dopo l’avvicendamento in panchina: con la promozione di Maragliulo in prima squadra alla guida dei giovani rossoneri è infatti tornato Salvatore Alfieri. Sabato scorso Alfieri aveva debuttato con il ko 5-1 a Bari, ma ieri si è riscattato espugnando 0-3 Avellino grazie alle reti di Selvallegra (3’) e Carpentieri (37’ e 85’). Sabato alle 14,30 la Virtus, ora ottava a 4 punti dai play off per la fase finale, ospita la Ternana a Villa delle Rose.

Andrea Rapino

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