Lanciano a Novara per fare punti in un mese di fuoco

D'Aversa prepara la rifinitura sul campo sintetico di San Giovanni Teatino, come quello del Piola. Ricorso contro la squalifica di Di Cecco. Amenta è out
LANCIANO. La vittoria porta il sorriso. E i tre risultati utili fatti finora anche buonumore. E con il sorriso, il buonumore, la voglia di dare continuità ai risultati i ragazzi di mister D’Aversa partono oggi per Novara. «Sosterremo domattina (oggi per chi legge, ndc) l’allenamento a San Giovanni Teatino», ha detto D’Aversa, «dove c’è il campo in sintetico, come lo è il Piola, e poi partiremo. Allenarsi sul sintetico è importante per prendere dimestichezza con la palla che ha una velocità diversa, rimbalzi diversi. Ma quello che conta è il carattere con cui affronteremo la gara».
Che sarà priva di Domenico Di Cecco appiedato dal giudice sportivo. La stangata delle tre giornate di squalifica ha colto di sorpresa tutti, anche il tecnico rossonero. «Dal campo non ho avuto affatto la sensazione che Mimmo (Di Cecco, ndc) abbia minacciato l’arbitro. Conoscendolo poi, non credo proprio l’abbia fatto. Purtroppo non spetta a noi giudicare ma all’arbitro che ha sbagliato. Faremo ricorso certamente. È giusto che se un giocatore sbagli, paghi, ma dal campo, dal carattere di Mimmo, dalla sua carriera (non prende un rosso dal 2010, ndc), mi sento di dire che tre giornate sono davvero eccessive». Senza Di Cecco il tecnico dovrà rivedere il centrocampo. Al suo posto ci sarebbe Crecco, che però torna oggi dalla Russia, dall’esperienza con la nazionale di B assieme a Di Francesco. Il mister quindi potrebbe inserire uno tra Vastola, dal dente avvelenato con Baroni e Ze Eduardo.
«Ho tempo per riflettere», ha tagliato corto D’Aversa che sul modulo, il “nuovo” 4-3-2-1 ha aggiunto: «ci fa creare più gioco e occasioni, ma dipende dai ragazzi che ho per poterlo usare. Con Di Matteo e Di Francesco, ad esempio, che hanno più gamba preferisco il 4-3-3 puro, con Guido (Marilungo) e Piccolo è meglio l’albero di Natale. Sono più vicini all’attaccante centrale e alla porta». E contro il Novara dalla difesa bunker - 9 gol subiti, seconda migliore difesa dietro il Perugia - sarà importante fare gioco.
Una partita diversa quella contro la squadra di Baroni e degli ex Troest e Casarini? «Sinceramente penso al Novara nel suo complesso», ha risposto D’Aversa, «al fatto che ha giocatori di categoria come Troest, Poli, Casarini, Viola, Faraoni. Che ha un allenatore bravo perché dà equilibrio alla squadra, la fa difendere bene. Poi se qualche mio giocatore ha un sentimento di rivalsa nei suoi confronti può essere anche positivo se dovesse scendere in campo. Ad ogni modo giochiamo contro il Novara, non contro Baroni». E fare risultato a Novara sarebbe importante per la classifica e l’autostima. «Il 4° risultato utile consecutivo sarebbe importante anche alla luce delle sfide che avremo a dicembre, un mese di fuoco contro Cagliari, Avellino, Pescara, Ternana e Livorno. Ci darebbe maggiori sicurezze», ha chiuso il mister.
Non sarà della sfida Amenta, ancora infortunato, Crecco e Di Francesco rientreranno oggi. Pucino ieri ha avuto un problema muscolare, ma sarà della sfida. Che avrà tra i protagonisti anche Federico Casarini, che ieri ha ricordato Lanciano. «A Lanciano ho vissuto un’esperienza positiva», ha detto l’ex centrocampista rossonero, «avevo bisogno di entrare in un gruppo che mi desse fiducia e mi aiutasse a trovare continuità. Conosco tutti, so di che pasta sono fatti e so che ci daranno filo da torcere».
Teresa Di Rocco
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