Mammarella: tutti uniti per il Lanciano

L’appello del capitano: squadra, tifosi e città insieme per la B
LANCIANO. «Dobbiamo prenderci per mano, aiutarci l’un l’altro per tirare fuori il massimo. La fossa può sembrare pronta, ma la buca non è coperta. Dobbiamo farcela. La montagna che abbiamo di fronte è altissima, ma alziamo la testa e iniziamo a scalarla». Fa appello al gruppo il capitano Carlo Mammarella per far uscire la Virtus da un periodo nero. Penultimo posto in classifica, tifosi delusi, contestazioni sul mercato, società latitante: non è certo un bel momento per affrontare il derby. Ma il capitano è convinto che proprio ora, assieme ai tifosi, la Virtus possa rinascere. «Arriva il derby in un momento difficile», ha detto Mammarella, che a Pescara è cresciuto ma che da alcuni anni ha scelto di vivere a Lanciano, «non immaginavo a inizio stagione di affrontarlo da penultimi in classifica. Ero convinto che avremmo avuto qualche punto in più. Certo 14 punti sono pochi... Bisogna uscire da questo periodo».
Come? «Ho sempre rimarcato che la squadra è fatta da ragazzi veri, che ora devono aggrapparsi a me, ma soprattutto prendersi per mano, aiutarsi per tirare fuori il massimo. Sabato, e in tutte le prossime partite, non devono mancare carica e determinazione. Abbiamo bisogno di punti che devono arrivare dal Pescara e dal Livorno. L’ho detto ai ragazzi dopo la sconfitta sabato ad Avellino: la fossa può sembrare pronta, ma non è coperta».
Per quanto riguarda i tifosi, il capitano ne comprende la delusione. «Nel calcio contano i risultati», ha commentato il terzino, «e questi non sono positivi. So che c’è delusione ma dobbiamo essere bravi a farci seguire dal pubblico. Anche nel derby. Ne abbiamo bisogno».
E non aiutano neanche le voci di una cessione della società. «Noi andiamo avanti per la nostra strada», ha risposto Mammarella, «finchè vedo il patron Franco Maio allo stadio sono tranquillo, mi inizierò a preoccupare se non dovessi vederlo».
Ci sarà il patron a soffrire in tribuna nel derby. Il Pescara è squadra forte, in salute, per il capitano e per Pucino. Che a Pescara lo scorso anno ha fatto registrare 32 presenze e un addio piuttosto burrascoso. «Per me sarà una partita come le altre, da vincere sicuramente», ha detto Pucino, «ritroverò i compagni della passata stagione e anche il mister che seppure per poco tempo mi ha dato tanto. Ho qualcosa da dire alla mia ex società? Mah.. io ce l’ho in genere contro chi non ha creduto in me. Il Pescara è il passato, ora sono a Lanciano e penso a questa maglia». E poi il terzino aggiunge: «Non è la nostra classifica per come ci alleniamo, lo spirito con cui andiamo in campo. E non è il momento di guardarla perché le somme si tireranno non ora, né dopo il derby, ma a fine campionato. Vogliamo la salvezza, retrocedere non piace a nessuno. Problemi in difesa? Nella fase difensiva perché forse arrivano troppi tiri e a fine gara abbiamo dei black out da evitare. Siamo in difficoltà? Bisogna tirare fuori la cattiveria e anche spedire i palloni in tribuna se necessario».
Teresa Di Rocco
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