Nemmeno una tappa in Abruzzo

Per la terza volta in dieci anni il Giro dribblerà la terra di Fantini e Taccone
TERAMO. Per la terza volta negli ultimi dieci anni il Giro d'Italia non passerà in Abruzzo. Come già accaduto nel 2004 e nel 2007 la nostra regione non verrà nemmeno attraversata dalla Corsa Rosa. Una decisione, quella di quest'anno, figlia di tante motivazioni (in primis economiche e legate all'insufficiente manutenzione delle strade, basti ripensare alla figuraccia dell’anno scorso sulle strade della provincia di Chieti) che porteranno la carovana del Giro verso altri lidi. Un vero peccato per l'Abruzzo, terra da sempre calorosa ed entusiasta nei confronti del ciclismo e del Giro d'Italia in particolare. Basti pensare alle migliaia di appassionati presenti nel corso delle tappe degli ultimi anni come la San Salvo-Pescara del 2013 (vinta dall'australiano Adam Hansen); gli arrivi a Rocca di Cambio nel 2012 (con il trionfo di Paolo Tiralongo); a Teramo nel 2011 (sprint di Cavendish); all'Aquila nel 2010 (Dario Cataldo fu beffato dal russo Evgenij Petrov); al Blockhaus nel 2009 (acuto di Franco Pellizotti) e a Pescocostanzo nel 2008 (vinse Bosisio). E come non ricordare altri memorabili arrivi di tappa sul Blockhaus che in passato hanno visto imporsi Eddy Merckx (nel 1967), Franco Bitossi (1968), Josè Manuel Fuente (1972) e Moreno Argentin (1984). Non resta che consolarsi con lo spettacolo offerto due mesi fa dalla Tirreno-Adriatico con l'arrivo sul Muro di Guardiagrele ("domato" dal campione spagnolo Alberto Contador) e la partenza da Bucchianico. L'auspicio di tutti è che il Giro d'Italia possa presto tornare sulle strade che sono state di indimenticati big del calibro di Alessandro Fantini e Vito Taccone. (g.l.)
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