Abramo Penè, esterno di 196 centimetri, 16 anni genovese

BASKET A2

Penè, scommessa Sharks: «A Roseto per vincere» 

A soli 16 anni l’ala ex Stella Azzurra sarà il più giovane del prossimo torneo: «Avverto un po’ di pressione, ma la trasformerò in energia. Bryant il mio idolo»

ROSETO. Impegnato in questi giorni a Roseto con la nazionale italiana under 16 c’è Abramo Penè, esterno di 1 metro e 96, genovese di colore classe 2002, che nella scorsa stagione ha giocato in serie B con la Stella Azzurra Roma a circa 2,6 punti e poco più di 2 rimbalzi, in 12 minuti di impiego. Unico figlio di papà senegalese e mamma albanese, Abramo è uno che con i suoi soli 16 anni, è candidato ad essere il più giovane giocatore della prossima A2. La decisione del coach di portarlo in pianta stabile nei 10 a referto, la dice lunga sulle aspettative che ci sono sulle spalle di questo giovane talento, tanto che D’Arcangeli ne fa questo quadro: «È un ragazzo con una grande testa nonostante sia giovanissimo, già capace di inseguire con insistenza i suoi obiettivi; a livello tecnico poi, è un giocatore di mano destra, capace di attaccare il ferro arrivando fino in fondo, bravo anche in difesa con la sua aggressività».
Penè, arriva agli Sharks per esordire in A2 a soli 16 anni: sente un po’ di pressione?
«Un po’ sì, ma sono un tipo molto deciso: dovrò essere bravo a trasformare la paura in forza, energia e determinazione».
Cosa le ha detto D’Arcangeli per convincerla a buttarsi in questa avventura?
«Chiunque vorrebbe giocare in un campionato come quello di A2, e soprattutto in un posto come Roseto. Il coach, col quale ho un rapporto super, con la sua proposta mi ha convinto subito, anche perché penso di essermelo meritato. Voglio fare il giocatore di pallacanestro, e sono solo felice di poterlo iniziare a fare così presto, penso di essere fortunato».
Quali sono i suoi punti forti sul parquet?
«Penso di essere un buon atleta, a cui piace giocare con la palla in mano, anche perché riesco ad arrivare al canestro tutte le volte che ne ho la possibilità. Salto tanto, il che mi permette di prendere un po’ di rimbalzi in attacco: adoro andare a lottare sotto le plance avversarie, così come mi sento a mio agio a difendere sulla palla».
Saranno parecchi i giovani stellini che comporranno il roster: conosce qualcuno degli altri compagni di squadra?
« Franko Bushati che da ragazzo ha giocato alla Stella Azzurra e parecchie volte è venuto anche a vedermi giocare a Roma. E poi quando siamo andati in America sono rimasto molto impressionato di come sa giocare bene Nicola Akele».
C’è un giocatore al quale si ispira?
«Kobe Bryant, mi piace molto la sua mentalità e la sua feroce determinazione».
In questi giorni è a Roseto con l’under 16: come sta andando il primo dei due tornei di preparazione agli Europei di agosto a Novi Sad?
«Mi trovo bene con il gruppo, anche se abbiamo perso in volata con la Francia e poi anche con la Slovenia: ma stiamo imparando e sono sicuro che potremo migliorare».
Obiettivi per la prossima stagione?
«Vincere il più possibile con la mia squadra, ci sono già riuscito ed ho voglia di ripetermi».
A livello personale?
«Confermare quello che si dice sul mio conto e diventare importante per la squadra. Credo di poterci riuscire».
Ha un messaggio per i tifosi del Roseto Sharks?
«Spero che continuino a seguire la nostra squadra come penso abbiano sempre fatto. Noi giocheremo sempre al massimo per questi colori».
Vede l’America nel suo futuro, magari al college?
«Per me il futuro è adesso e quindi mi concentro sull’oggi, per cui vedremo. Magari invece giocherò in serie A con gli Sharks: non sarebbe male!»

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