Basket

Per il dopo Pozzecco l’Italbasket va su Bianchi. Piace anche Scariolo

9 Settembre 2025

Il ct della Lettonia sarebbe la prima scelta per Petrucci. Si chiude un ciclo azzurro: il futuro passa dai giovani

Da Trieste a Riga nel segno della Slovenia. L’esperienza di Gianmarco Pozzecco da ct dell’Italbasket si è chiusa poche ore fa, dopo l’eliminazione negli ottavi di finale degli Europei in Lettonia da parte della nazionale slovena condotta da Luka Doncic. Esperienza durata 1170 giorni e iniziata proprio contro la compagine slava il 25 giugno 2022 nell’amichevole di Trieste. In questa lunga parentesi, tanti momenti esaltanti come i quarti di Eurobasket 2022 persi solo all’overtime contro la corazzata francese o l’entusiasmante confronto con il Team Usa nei Mondiali dell’anno successivo (37 vittorie e 20 sconfitte il suo bottino personale). Un profilo sicuramente divisivo, eccentrico, ma mai banale, proprio come quando giocava, senza dare punti di riferimento agli avversari. La stessa grinta con la quale portò Varese allo scudetto nel 1999 e la Nazionale all’argento olimpico nel 2004, è stata il marchio di fabbrica sulla panchina azzurra. L’opinione pubblica si è spaccata in due dopo le sue dimissioni, tra gli storici detrattori che lo considerano poco adatto al ruolo di ct e i sostenitori di un gruppo che, senza ombra di dubbio, ha fatto appassionare milioni di italiani in questi ultimi anni.

Adesso è tempo di guardare avanti: a Petrucci l’arduo compito di trovare un nuovo commissario tecnico capace di valorizzare quanto fatto fin qui, portando anche una buona dose di coraggio nel promuovere diversi talenti delle nazionali giovanili. Rumors insistenti parlano di un interessamento concreto per Luca Banchi, ct della Lettonia eliminata anch’essa negli ottavi nel derby del Baltico contro la Lituania. L’ex allenatore della Virtus Bologna sarebbe una prima scelta, ma bisognerà attendere ancora per capire se ci siano i presupposti per il matrimonio.

Allargando lo sguardo, la rosa dei papabili non è molto ampia. Difficilmente percorribile la strada di Sergio Scariolo, prossimo tecnico del Madrid che dopo aver concluso la sua esperienza lunga e, soprattutto, vincente sulla panchina della Spagna, potrebbe non rituffarsi in un nuovo ciclo di Nazionale. Discorso simile per Sasha Djordjevic, fermo da qualche mese, ma scalpitante per una nuova opportunità. Invece un nome intrigante è quello di Andrea Trinchieri, allenatore milanese classe 1968 con esperienze già maturate a livello di club europei tra Kazan, Bamberg, Partizan Belgrado, Bayern Monaco e, l’ultima, lo Zalgiris Kaunas in Lituania. Chiunque sarà il nuovo ct, subito sarà chiamato a dare prospettiva ad un gruppo che sembra essere giunto alla fine di un ciclo. Dopo l’addio di Gallinari, altri veterani potrebbero riflettere sul proprio futuro. Capitan Melli e lo stesso teatino Ricci andranno verso i 35 anni, ma dovrebbero essere i pilastri esperti per valorizzare i giovani.

Di certo si dovrà ripartire da Simone Fontecchio che in questi Europei ha dato la sensazione di essere l’unico a dare una sterzata nei momenti delicati. Poi spazio ai giovani Pajola, Niang, Diouf, Procida e Spagnolo, sebbene questi ultimi apparsi ancora un po’ acerbi. Poi si dovrà attingere al bacino delle giovanili dove l’Italia in quest’estate ha conquistato l’oro europeo con l’under 20 e il bronzo con l’under 18.