Serie B

Pescara-Avellino, Vivarini nel post partita pensa positivo: «Continuiamo a migliorare»

29 Ottobre 2025

Il tecnico biancazzurro: «Le tante assenze ci stanno condizionando nelle scelte. Abbiamo dovuto ridisegnare la squadra in base ai giocatori a disposizione»

PESCARA. Leonard Cohen, in una sua celebre canzone del 1992, diceva che “C'è una crepa in ogni cosa, è da lì che entra la luce”. Le imperfezioni, le ferite, le vulnerabilità del Pescara attuale hanno impedito alla crescita e alla bellezza di manifestarsi. E il vento freddo arrivato all’improvviso dall’Adriatico ha bloccato il risultato sull’1-1. L’ennesimo pareggio per i biancazzurri che restano impantanati nella zona pericolosa della classifica. Vincenzo Vivarini, tecnico del Pescara, nella conferenza stampa successiva alla gara, ha ribadito che il Delfino è sulla strada giusta ma con onestà, ha riconosciuto i limiti del suo Pescara, nella prima fetta di stagione: «È stata una bella partita, giocata a viso aperto. Abbiamo macinato gioco, creando le nostre occasioni. Siamo in un momento di emergenza ed è fondamentale per la nostra formazione migliorare di partita in partita». E la prossima sfida sarà ad un Palermo ferito dalla sconfitta casalinga contro il Monza, ma che resta una delle favorite: «Ai miei ragazzi sto ribadendo che è importantissimo il tipo di prestazione che facciamo. La prossima trasferta sarà di livello assoluto e, di conseguenza, la squadra deve pensare a fare prestazioni che possano farci compiere un salto di qualità». La posizione dei suoi giocatori a centrocampo è cambiata nelle ultime due partite: «Non dobbiamo dimenticare le tante assenze, anche di giocatori importanti, che ci stanno condizionando nelle scelte. Abbiamo dovuto ridisegnare la squadra in base ai giocatori che abbiamo a disposizione. Mi sembra che in quella zona si sia raggiunto un buon equilibrio». Ha avuto poco tempo per preparare questa partita. «L’Avellino si è presentato stasera (ieri sera, ndc) con un modulo diverso rispetto a come aveva giocato le partite precedenti. I nostri avversari partivano con movimenti che non ci aspettavamo. Poi, nel corso della gara ci siamo assestati». Stavolta il Pescara era andato anche in vantaggio: «Abbiamo impiegato qualche minuto di troppo per evitare che i loro difensori e il loro regista potessero uscire facilmente. È stato un problema tattico più che un problema caratteriale». Nel secondo tempo si è visto un calo di condizione del Pescara: «Ci sono state tante situazioni che avremmo potuto gestire meglio. Errori nell’ultimo passaggio o poca lucidità negli ultimi venti metri. Dobbiamo migliorare anche sotto questo aspetto. Vorrei, comunque, ricordare che abbiamo giocato pochi giorni fa a Chiavari su un terreno sintetico che ha lasciato qualche strascico». Gli ultimi due cambi del Pescara sono arrivati a ridosso del 90°: «Ho dovuto gestire ed aspettare fino a quel punto, vedendo che alcuni dei miei giocatori avevano fastidi muscolari o apparivano affaticati». Ancora un altro gol subito da palla da fermo: «Peccato, con l’Entella avevamo lavorato molto bene sui calci d’angolo e sulle punizioni. Sul gol, Simic, che conosco bene, si è esibito in un terzo tempo quasi perfetto».

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