PESCARA. Il giorno dopo l'inopinata sconfitta casalinga con il Legnago, il Pescara si lecca le ferite e prova a voltare pagina. Silvio Baldini si è accollato tutte le responsabilità per il secondo tracollo interno che ha consentito alla Ternana di agganciare i biancazzurri al primpo posto. "Se i ragazzi non hanno affrontato l'impegno nel modo milgiore", ha detto il tecnico, "la colpa è solo mia, non ci sono altri resposabili. E' una sconfitta del campo ma anche di testa. Lavoreremo ancora di più per evitare di commettere lo stesso errore nelle prossime partite".

Al di là del tentativo di Baldini di proteggere la squadra, è innegabile che negli ultimi tempi stiano venedo a galla i limti di un organico che andrà per forza di cose irrobustito nel mercato di gennaio per non sciupare quanto di buono fatto finora. Si parla tanto di una punta, ed è innegabile che sia un obiettivo prioritario: la squadra manca di forza di penetrazione e fa una fatica matta a buttarla dentro, continuare così sarebbe un azzardo troppo grosso. Ma la carenza offensiva non è l'unica: occorrerebbe un innesto per ogni settore. Si sono elementi, a partire da Dagasso, la cui assenza diventa insopportabile per la squadra: ecco, bisogna fare in modo di colmare le lacune. Sabato prossimo si torna in campo, appuntamento a Campobasso alle ore 19.45: sfida da non fallire in vista poi del big-match con la Ternana del 22 dicembre.