Pescara caos, slitta l’assemblea dei soci

Non c’è accordo all’interno del sodalizio, contattato l’ex presidente Renzetti.

PESCARA. L’assemblea plenaria dei soci per la ricapitalizzione è stata rinviata al 21 dicembre. Come era stato ipotizzato, non è stata ancora trovata la quadratura del cerchio in società. Ieri pomeriggio i soci del Pescara si sono incontrati nello studio del commercialista Nunzio Paternò per una pre-assemblea che doveva servire per trovare l’unità d’intenti all’interno del club.

I cosiddetti “scissionisti”, capeggiati da Daniele Sebastiani, si sono incontrati con le altre componenti del Pescara per cercare un punto d’incontro.
Però, così non è stato. Le oltre due ore di confronto serrato hanno prodotto una fumata grigia. Le condizioni per il dietrofront dei “dissidenti” dovevano essere dettate dalla ridistribuzione delle quote degli azionisti di maggioranza (De Cecco e Caldora) che ieri pomeriggio non hanno fatto alcuna resistenza a riguardo. A questo punto, a rigor di logica, la situazione dovrebbe diventare più fluida. Niente affatto: «Io vado via», ha ribadito il dimissionario Daniele Sebastiani. «Parlo a titolo personale e non so cosa faranno gli altri soci a me vicini.

Spero che la cosa si chiuda qui, perché io non torno indietro nelle mie decisioni». Il dirigente biancazzurro, comunque, conferma l’apertura mostrata dal resto della società. «Si, c’è stata, ma il mio pensiero è invariato. Se esco io non è un problema e non è vero che ho dettato delle condizioni ben precise, come la ridistribuzione egualitaria delle quote al 10%, perché questa era un’idea di altre persone e non mia». Insomma, Sebastiani si dice fuori dalla società, ma fatto sta che intorno a questa querelle è stata creata troppa confusione e lui stesso non è esente da colpe.

Tuttavia ognuno fa quello che vuole, ci mancherebbe altro. La presidente Deborah Caldora conferma l’apertura che c’è stata per dissuadere Sebastiani. «Da parte nostra c’è la massima disponibilità per accontentare le richieste formulate dagli altri soci e spero che in questi giorni si riesca a trovare una soluzione adeguata».
Si profilano disimpegni, ma anche nuovi ingressi.

Come anticipato, Angelo Renzetti ieri pomeriggio è stato contattato di nuovo dal commercialista Nunzio Paternò per entrare nel club. Renzetti ha confermato di voler prendere il 10% delle azioni, ma aspetta ancora la chiamata ufficiale per un colloquio con la dirigenza del Pescara. «Siamo pronti per riequilibrare le quote societarie. Ci hanno chiesto di far scendere alcuni pacchetti e siamo favorevoli a farlo, con l’obiettivo di avere in società 10 soci con il 10% delle quote. Per ora è impossibile farlo in toto, ma ci vogliamo provare.

I piccoli soci? Si consorzieranno in un’unica quota, eventualmente. Noi la disponibilità l’abbiamo data e adesso aspettiamo il 21 dicembre per vedere che cosa succederà. Chi rimarrà dentro farà capire che ha la volontà di fare qualcosa di costruttivo per il Pescara; chi, invece, andrà via dimostrerà di aver bluffato. Renzetti? E’ vero potrebbe entrare, ma prima bisogna capire che cosa succederà nei prossimi giorni».

Notiziario.
La squadra ieri ha ripreso gli allenamenti al Poggio degli Ulivi di Città Sant’Angelo in vista della trasferta di domenica a Rimini. Zizzari e Bonanni, anche se hanno ricominciato a lavorare, non saranno disponibili. Differenziato per Medda, invece Tognozzi si è sottoposto a delle terapie per un problema muscolare. Assente il portiere Pinna, che torna oggi in gruppo, per motivi personali.