Pescara Calcio

Pescara, i pilastri della difesa: rientra Brosco. Letizia, viva l’esperienza

25 Luglio 2025

Il capitano è ormai recuperato e l’ex Carpi a 35 anni si sta rivelando un jolly

PESCARA. A gennaio è arrivato tra lo scetticismo generale, qualche infortunio di troppo lo ha limitato nei suoi primi mesi in biancazzurro poi nei play off è diventato il “Re” Gaetano Letizia. L’uomo della provvidenza ha regalato la serie B al Pescara con due gol fondamentali. Uno, bellissimo, a Pesaro al 90°. Un altro con la deviazione di Salvatore Aloi a Terni nella gara di andata della finale play off. Meno bello, ma determinante per il salto di categoria. Come a conti fatti si è rivelata determinante quell’intuizione di mercato avuta dal ds Pasquale Foggia che, contro tutto e contro tutti, ha scelto di portare a Pescara un giocatore che non aveva la carta d’identità per amica. Alla fine Gaetano Letizia in città è diventato un beniamino. I gol di Pesaro e Terni hanno un fattore comune: la corsa con tanto di arrampicata nel settore ospiti. Al punto che un tifoso biancazzurro ha preso lo scatto fatto da Max Mucciante a Pesaro e si è tatuato sulla gamba quell’esultanza. Per due sole presenze non è scattato il 30 giugno l’obbligo di riscatto ed allora le prime due settimane di luglio sono passate con le solite trattative o se volete scaramucce di mercato. Ma che avevano le ore contate perché il Pescara e Letizia volevano riunirsi in un unico abbraccio. Ed ecco il Gaetano Letizia biancazzurro versione 2.0, quella versione nata nei play off a Cerignola. Da difensore centrale nella linea a quattro con Baldini, da braccetto nella difesa a tre di Vivarini. «Ho fatto gol a Pescara con la maglia del Carpi», disse Letizia a gennaio, «so che sono passati tanti anni ma vorrei farmi perdonare». Obiettivo raggiunto. Ma la fiducia Letizia se l’è conquistata sul campo. Con i gol decisivi nei play off, ma, soprattutto, con quella sua genuinità che ha saputo far innamorare i tifosi biancazzurri. Il prossimo obiettivo? Fare bene anche in serie B e - perché no - strappare un altro contratto al ds Pasquale Foggia. Alla faccia della carta d’identità che segna 35 anni.

Brosco. Ieri si è rivisto in campo Riccardo Brosco. Il capitano ha effettuato nella mattinata la risonanza magnetica che ha evidenziato ancora un po’ di liquido, ma la lesione muscolare è sostanzialmente guarita. Per il capitano i primi giorni saranno di corsa e lavori a parte con il pallone. Tra una settimana il ritorno in gruppo e sarà a disposizione per il test amichevole del 2 agosto contro il Potenza che si giocherà a Silvi. Oggi potrebbe essere la volta buona per Filippo Pellacani. Il centrale difensivo ha ancora fastidio a ginocchio dopo la distorsione rimediata a Cerignola,ma dovrebbe iniziare a correre. I tempi direcupero saranno valutati giorno per giorno. Ieri out Tunjov per un fastidio al piede e Olzer che dovrà aspettare ancora qualche giorno prima di poter mettere la mascherina protettiva dopo la frattura delle ossa nasali rimediata contro il RUTB.

Il mercato. E’ stata una giornata senza sostanziali novità quella di ieri per il Pescara. Una cosa è certa: Vincenzo Vivarini ha bisogno di almeno un portiere, di due esterni tutta fascia, di due attaccanti, di un difensore e di un centrocampista di qualità. Sono le priorità, la società lo sa bene e continua le trattative. Primo incontro la scorsa notte tra il presidente Daniele Sebastiani, il ds Pasquale Foggia e il ds del Venezia Filippo Antonelli. Il Pescara ha chiesto ufficialmente il portiere Alessandro Plizzari, si sta lavorando per abbassare le richieste del Venezia e per studiare la formula giusta. Sempre Riccardo Ciervo e Liviano Comenencia sono i due esterni tutta fascia seguiti, mentre non ci sono sviluppi su Massimo Coda e Gianluca Lapadula. Per il centrale difensivo c’è stata una chiacchierata informativa tra il ds Pasquale Foggia e l’agente di Bruno Martella, sotto contratto con la Ternana. Al momento, però, non ci sono trattative.