Pescara, la città scommette sulla serie B

I tifosi: «Siamo la squadra più forte, il pubblico sarà l’arma decisiva nella volata finale»

PESCARA. La squadra è in lotta per il salto in serie B, la società dimezza i prezzi dei biglietti per la sfida contro il Cosenza. E i tifosi pescaresi? La maggior parte è in fermento, alcuni non si sbilanciano per scaramanzia. L’entusiasmo di una volta, quello dei tempi dorati della serie A e B per intenderci, è ancora lontano, ma la nuova vita biancazzurra sta registrando larghi consensi.

Siamo andati in giro per la città per sondare l’umore della piazza pochi giorni prima della sfida contro il Cosenza e a poco più di una settimana dal big-match di Verona che potrebbe riaprire la lotta per la conquista del primo posto. Lo scontro diretto con il Verona sta già catalizzando l’attenzione di tanti supporter.
In via Venezia l’edicolante Luigi Baiocchi sente il respiro di aria positiva. «Abbiamo la squadra giusta per andare in serie B e possiamo ancora sperare nel primo posto. L’entusiasmo? Ci vuole tempo per ricreare l’euforia di una volta, solo i risultati potranno farci tornare ad alti livelli».
Il medico Stefano Tetè ci crede: «Speriamo di andare in B. Lo scontro diretto sarà importante». E aggiunge: «L’entusiasmo si è ricreato per merito della dirigenza e di Peppe De Cecco».

Aldo Berardinucci
, fresco di laurea in Economia, osserva: «Ci sono ottime chance per essere promossi. L’entusiasmo c’è. Poi si sa che Pescara è sempre stata una piazza umorale in base ai risultati. Le vittorie faranno tornare ancora di più l’entusiasmo».

Franco Cirillo, odontotecnico: «Se rimaniamo concentrati fino alla fine veniamo promossi. L’entusiasmo si è ricreato fin da subito, appena sono entrati i nuovi dirigenti. Rispetto agli anni precedenti c’è molto entusiasmo».

Paolo Trulli è il responsabile del ristorante Venere e tra una portata e l’altra ci dice: «Abbiamo tutte le carte in regola per salire nelle serie cadetta. Non c’è ancora quell’entusiasmo di una volta, ma siamo sulla buona strada per ricrearlo».

Franco Liberatore, commerciante, è timoroso. «I play off mi spaventano, sono una lotteria, speriamo bene. L’arma in più del Pescara sarà la tifoseria. L’euforianon è come una volta, ma simile. Le vittorie aumenteranno l’entusiasmo».

Valerio Di Giandomenico è un cuoco, e cucina così la sua ricetta biancazzurra. «La spinta vera per andare in B la darà il pubblico. Entusiasmo? Quando si vince c’è sempre entusiasmo».
La proprietaria del bar Napoli, Antonella Bottarini, tifosissima del Delfino: «Mi auguro che la stagione si chiuda con la promozione. Con Di Francesco in panchina le cose funzionano, però mi dispiace per Verratti che avrebbe potuto darci una mano».

Paolo Michilli dirige uno dei negozi di Paride Albanese, veste sia i tifosi che i calciatori. «C’è molto entusiasmo. Vedo tante persone che vengono in negozio e parlano con molta fiducia nei confronti della squadra. Però, non c’è l’attaccamento di una volta da parte di tutta la città, ma il salto di categoria può cambiare questo trend».

Fabrizio Cutelli
fa il barista e la domenica è sempre allo stadio sia in casa che in trasferta. «Andiamo in serie B al 100%. Siamo più forti di tutti, anche del Verona. L’entusiasmo si è ricreato facendo le dovute proporzioni con la categoria. Credo che ci sia tanta voglia di calcio biancazzurro tra la gente».

Adriano Di Lorito
, studente: «La promozione diretta in B si deciderà l’11 aprile quando affronteremo il Verona. La nostra marcia in più sarà la tifoseria. Tutta la città deve credere in questa promozione, perché con l’arrivo di De Cecco l’aria è cambiata ed è tornata la voglia di tifare Pescara».

Per Alessio Martella, imprenditore, il Pescara è il suo primo amore, ma non si sbilancia. «Il primo posto è difficile da raggiungere, ma secondo me saliremo in B dopo i play off. L’entusiasmo di una volta non si ricrea ancora del tutto, perché alcuni sono ancora scettici. Si sta costruendo, finalmente, qualcosa di buono e il pubblico deve essere determinante».

Chi meglio di Pierluigi Santilli, titolare di un’agenzia di scommesse, può sondare l’umore dello sportivo pescarese? «Ho dei dubbi sulla promozione, comunque bisogna crederci fino alla fine. Negli passati c’era più entusiasmo, però devo dire che sta ritornando. Tutto dipenderà dai risultati. Sento nelle parole dei clienti la fiducia che c’è nella squadra. Si parla molto di più del Pescara rispetto a prima, grazie alla società che ha fatto una grande campagna acquisti».

Ireneo Sabatino
, detto «Cico», afferma: «La situazione è positiva e il Pescara potrebbe farcela a salire tramite i play off. Il gruppo è stato assemblato bene e in società sono tutti ambiziosi. Entusiasmo? Quello di una volta era diverso, erano altri tempi. Ma se andiamo in B riesploderà».

Pino Pesante, impiegato: «L’entusiasmo di qualche anno fa non c’è, ma ci possiamo arrivare perché quest’anno è aumentato l’amore verso la squadra».

Massimo Chiarieri
, imprenditore, conclude: «Saremo promossi perché la squadra è davvero forte. L’entusiasmo? Gia c’è, ma se andiamo in B aumenterà e anche la città se ne sta accorgendo, si parla sempre più di questa squadra».

© RIPRODUZIONE RISERVATA