l'amichevole

Pescara-Palena 14-1, Vukusic ne fa quattro

La punta croata in grande spolvero. Il presidente Sebastiani: ma un bomber è la priorità. Memushaj incedibile

PALENA. Poco più di un allenamento per il Pescara, che travolge con una pioggia di gol i dilettanti del Palena (squadra di Seconda categoria) davanti ad un pubblico accorso numeroso per ringraziare il club di aver scelto il proprio paese per concludere il ritiro.

Un test che è servito a Oddo per mischiare le carte, ma in sostanza poco attendibile per capire le scelte del tecnico in vista del primo impegno della stagione di domenica prossima, contro il Sudtirol in Coppa Italia. L’allenatore insiste con il 4-3-1-2 e lancia subito nella mischia Verre a centrocampo, con Mandragora che arretra al centro di una difesa orfana degli infortunati Bunoza e Cosic. In grande spolvero Vukusic, autore di 4 delle 8 reti messe a segno nel primo tempo (in gol anche Bulevardi, Cappelluzzo, Caprari e Fornasier). Nel secondo tempo Mandragora avanza regista e Valoti si piazza dietro Lapadula e Sansovini, che finalizzano due gol ciascuno, con il bottino che viene rimpinguato dalle realizzazioni di Paolucci (rigore) e Valoti (tiro a volo all’incrocio), per il 14-0 finale con gol della bandiera “regalato” agli ospiti nel finale.

Presente a Palena anche il presidente Daniele Sebastiani (insieme a lui l’ex dirigente Vincenzo Marinelli), che ha confermato come la società sia sempre attiva sul mercato: «Domani (oggi per chi legge, ndr) Fiamozzi e Forte sosterranno le visite mediche, non ci sono novità in entrata, ma siamo vigili e sappiamo dove dobbiamo intervenire ancora».

La priorità è una punta, e il massimo dirigente conferma il proprio gradimento rispetto ai nomi accostati al club: «Granoche? E’ un ottimo calciatore ma non mi risulta che sia in uscita dal Modena. Tutte le società vorrebbero attaccanti del calibro di Calaiò, Ceravolo, Falcinelli, Mancosu, ma non bisogna dimenticare che nel mercato entrano in gioco diverse variabili come la volontà dei club di cedere i propri tesserati o le scelte degli stessi calciatori. Mancosu, ad esempio, a parità di offerta di due società potrebbe decidere di seguire il suo ex allenatore Boscaglia a Brescia», spiega Sebastiani, che su Boakye è esplicito: «Non vuole scendere di categoria, se non cambia idea è inutile parlarne». Il presidente chiude la porta anche a Galano («è un giocatore del Bari, abbiamo scelto altre strade») e conferma la necessità di intervenire anche al centro della difesa. E ribadisce l’incedibilità di Memushaj.

Marco Santopaolo

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