Pescara, tris da applausi: semifinale contro il Foggia 

Cuppone (doppietta) e Delle Monache piegano la Virtus Entella in dieci

VIRTUS ENTELLA2
PESCARA3
VIRTUS ENTELLA (3-4-1-2): Borra 5; Parodi 7, Reali 5, Manzi 6.5; Favale 5.5, Rada 6.5 (st 44’ Tenkorang sv), Paolucci 6.5 (st 11’ Zappella 6), Tomaselli (st 44’ Banfi sv); Meazzi 5.5 (st 19’ Clemenza 6); Merkaj 6.5, Zamparo 5.5 (st 19’ Faggioli). A disposizione: De Lucia, Bellotti, Giammarresi, Ferraro, Corbari, Costa. Allenatore: Volpe.

PESCARA (4-3-3): Plizzari 6,5; Cancellotti 7, Brosco 6.5, Boben 7.5, Milani 6 (st 17’ Crescenzi 6); Rafia 7,5, Palmiero 7 (st 17’ Aloi 6.5), Kraja 6 (st 38’ Mora sv); Merola 7.5 (st 28’ Kolaj 5.5), Cuppone 8, Delle Monache 7.5 (st 38’ Vergani sv). A disposizione: Sommariva, D’Aniello, Gyabuaa, Alpi, Mora, Desogus, Pellacani, Ingrosso, Gozzi, Germinario. Allenatore: Zeman.

Arbitro: Saia di Palermo.
Reti: 37’ pt Cuppone, 45’ pt Merkaj (rigore), 14’ st Delle Monache, 26’ st Cuppone, 42’ st Parodi.
Note: cielo parzialmente nuvoloso, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 2.953. Ammoniti: Boben, Delle Monache, Reali, Milani, Favale, Brosco, Rada, Palmiero. Espulso Reali al st 6’ per somma di ammonizioni. Angoli: 7-2. Recupero: 2’; 5’
CHIAVARI
Una bella storia: Zeman contro il suo cuore e contro il suo passato. Zeman contro quel Foggia che lo ha lanciato nel grande calcio e che lo scorso anno voleva tenerselo stretto. Il Pescara batte la Virtus Entella a Chiavari 3-2 e sfiderà in semifinale i pugliesi che hanno eliminato il Crotone, pareggiando (2-2) in rimonta allo Scida. E che bella storia quella di Gigi Cuppone: da titolare inamovibile all’esclusione. Lui ha lavorato, in silenzio e con abnegazione, e ieri ha deciso la gara. Due gol, una corsa indemoniata e l’abbraccio di tutta la squadra a sottolineare quanto sia benvoluto. Zeman nel suo 4-3-3 lo lancia al centro dell’attacco al posto dello squalificato Lescano e lui risponde con una prestazione maiuscola. I due gol hanno fatto da cornice ad una delle serate più belle della carriera di Cuppone. Un particolare? La corsa sotto la curva e il cinque dato ai tantissimi tifosi presenti al Comunale di Chiavari.
Nel cuore della difesa torna Brosco dal primo minuto, al suo fianco un Boben sontuoso, vero valore aggiunto di questo Pescara. Per il resto non ci sono novità con Luca Palmiero confermato davanti la difesa e l’ex Napoli risponde con una prova completamente differente rispetto all’andata. E impreziosita dalla gran giocata per Merola non concretizzata dall’ex Foggia. Peccato per l’ammonizione, salterà al pari di Brosco e Milani l’andata a Foggia. In casa Virtus Entella, il tecnico Volpe decide di cambiare qualcosa: Tomaselli alto a destra è la novità sostanziale e la bionda ala fa passare i guai a Milani nella prima mezzora. Il Pescara, però, a conti fatti soffre poco e finalmente non concede occasioni. Al contrario i biancazzurri con Merola e Kraja hanno due buone opportunità non sfruttate. A Chiavari un certo Hamza Rafia difficilmente lo dimenticheranno. Perché, al 37’, quando l’ex Juventus di tacco fa iniziare la corsa a Cancellotti tutti si alzano in piedi ad applaudire. Il terzino biancazzurro è fermato con le cattive e dalla punizione Cuppone sblocca il risultato di destro dopo la sponda di Brosco. L’Entella non abbassa la guardia. Paolucci esalta Plizzari, ma sugli sviluppi di un corner Brosco tocca con il braccio una conclusione di Manzi. Per Saia è rigore. Ma il braccio del capitano biancazzurro è attaccato al corpo. Merkaj non perdona e si va all’intervallo in parità. Merola, Rafia, Delle Monache: c’è troppa qualità in campo per un’Entella che inizia ad essere stanca. Reali spende il secondo giallo e lascia i suoi in dieci e dà il via alla sinfonia biancazzurra. I suonatori? D’eccezione: Rafia e Merola che creano i presupposti per il destro a giro di Marco Delle Monache. Il classe 2005 manda Zappella a respirare il profumo dell’erba e firma il vantaggio. Il tris è tutta una questione di Gigi Cuppone. Recupero palla e destro basso. Borra lo aiuta e la doppietta è servita. Il gol di Parodi nel finale non spaventa più di tanto perché tutti i tifosi erano già in festa. Immaginando quanto possa essere bello cantare di nuovo “Gente di Mare” in un Adriatico pieno che regalerà brividi. Prima, però, c’è la gara di andata. E Foggia-Pescara è una favola che, si spera, possa regalare il lieto fine. Per adesso sipario e applausi.
Enrico Giancarli
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