Pineto, l’Ascoli è troppo forte: arriva un altro ko

I biancazzurri di mister Tisci contro i marchigiani reggono per mezz’ora, poi si arrendono e subiscono tre reti
ASCOLI. Troppo in palla l’Ascoli. Il Pineto ha avuto la sfortuna d’incrociare i bianconeri proprio di questi tempi. Si è così interrotta, ieri sera, la positiva striscia di risultati esterni degli abruzzesi con un perentorio 3-0. Poche le occasioni concesse agli ospiti, i quali hanno trovato difficoltà ad elaborare manovre e trovare spazi.
Al Del Duca, Tisci ha riproposto quel fruttifero 4-3-3, facendo però a meno dell’infortunato Vigliotti. Amadio, tornato disponibile, si è accomodato in panchina mentre è stata data fiducia dal 1’ a Viero e Germinario. Sulla sponda bianconera, Tomei ha dovuto seguire i suoi dalla tribuna scontando la terza di sette giornate di squalifica. La guida sul campo è stata lasciata al vice Agostinone che ha intavolato un 4-2-3-1 con Pagliai esterno difensivo dall’avvio e confermando l’intelaiatura uscita vittoriosa dalla precedente trasferte di Livorno.Il canovaccio della gara ha visto subito l’Ascoli prendere il mano le operazioni.
La compagine bianconera è stata la prima a tentare la via della rete con Curado che, dopo una manciata di minuti, si è fatto spazio in area di testa ma il suo guizzo si è spento sul fondo. Il Pineto, dal canto suo, ha provato inizialmente a contenere il buon momento dei marchigiani: al 20’ Gori è riuscito a servire Silipo con un assist in verticale ma la conclusione di quest’ultimo è finita sull’esterno della rete.
La risposta del Pineto è principalmente figlia di quanto costruito nella parte centrale della frazione: al 26’ Serbouti, servito in area da Postiglione, ha cercato la porta ma Vitale si è fatto trovare pronto. Al 33’ la partita si è sbloccata: Milanese, servito ancora in verticale da Rizzo Pinna, è riuscito di mestiere ad infilarsi tra le maglie della difesa abruzzese e a superare Tonti con un tocco morbido. Archiviata la prima frazione senza troppi altri sussulti, Tisci ha deciso ad inizio ripresa di gettare nella mischia Capomaggio al posto di Postiglione. Neanche il tempo di accomodarsi che l’Ascoli ha trovato il raddoppio: dopo 5’ la prima ripartenza sulla corsia di sinistra ha visto Gori servire D’Uffizi davanti a Tonti, poi superato con un diagonale.
Il Pineto ha accusato il colpo: per scuoterlo non sono stati granché efficaci gli inserimenti di Mastropietro, Gagliardi e Lombardi. Difficile trovare pertugi in quella che ancora si mantiene la linea difensiva imbattuta del calcio europeo (0 gol subiti in 6 incontri). Al 37’, per un presunto fallo di Ndoj su D’Andrea, l’arbitro Ubaldi è stato richiamato alla visione dalla panchina ma la sua decisione iniziale non è cambiata.
Prima del fischio finale un’altra galoppata sulla sinistra di Palazzino produce il tris finale: la palla servita al centro per l’accorrente Chakir (ex di turno) ha chiesto ed ottenuto di essere spedita in fondo al sacco.