Prandelli: «Successo meritato»

15 Giugno 2014

Il ct azzurro: «Abbiamo corso più dell’Inghilterra. Decisiva la supremazia a centrocampo»

INVIATO A MANAUS. E’ contento Cesare Prandelli a fine partita per il successo che ha spezzato il lungo digiuno che durava da mesi. «Successo meritato», ha detto, «abbiamo sofferto, ma siamo al Mondiale e soffriremo sempre». Secondo il ct le chiavi del 2-1 sono state due. «Volevamo la supremazia a centrocampo e ci siamo riusciti. E poi abbiamo corso fino alla fine, significa che la preparazione di Coverciano è stata efficace. Loro, invece, avevano i crampi a metà secondo tempo». E Balotelli? «Bravo lui e bravi tutti. Per andare avanti c’è bisogno del collettivo».

Buffon infortunato. «Forza, dai. Mi raccomando raga...». Fa effetto vedere Gigi Buffon in piedi a bordo campo mentre l’arbitro Bjorn Kuipers sta per dare il fischio d’inizio. La maledizione del Mondiale ha colpito ancora, perché dopo Sudafrica 2010 (ko a Città del Capo dopo 45’ di Italia-Paraguay), il numero uno azzurro si è rotto di nuovo.

Per fortuna stavolta non si tratta niente di grave, o almeno di questo è sicuro lo stesso Buffon. «Avevo una brutta sensazione, di tornarmene a casa. Ma ora sono sicuro di giocare la seconda e sono felicissimo» ha dichiarato poco prima di Italia-Inghilterra, dando dunque appuntamento al match contro il Costarica.

L’infortunio e la paura. Il ko è arrivato nell’ultima seduta di rifinitura, un movimento banale. Ed è iniziata la grande paura. Buffon è stato subito sottoposto a terapie, anche durante la notte. Ma la doccia gelata è arrivata quando in mattinata (brasiliana) è arrivato il suo post su Facebook. “Buongiorno a tutti... la vita è bellissima e sono ancora in debito con lei... non sarà una partita saltata o un altro mondiale saltato a farmi cambiare idea. Forza grande Salvatore (Sirigu, ndr), forza magici ragazzi... Forza Italia, mio grande amore!!!».

Parole che erano state interpretate all’insegna del pessimismo. Perché lasciavano intendere che c’era anche la possibilità di chiudere qua l’avventura. Tra l’altro non c’era neanche la possibilità di una sostituzione perché il regolamento dà le 24 ore prima del match d’esordio come termine ultimo per cambiare ogni tipo di giocatore, compresi i portieri.

Invece alla fine è stato lo stesso Buffon ha rassicurare tutti. Proseguirà nelle terapie, probabilmente non si allenerà ancora per un paio di giorni, poi punterà il suo mirino sulla sfida di venerdì 20 contro la Costarica.

Allarme bomba. Un altro allarme, ma di ben altro tipo, ha segnato anche la vigilia della partita. In mattinata infatti c’è stato un fuggi fuggi quando è arrivata la notizia di un allarme-bomba. Un cane aveva fiutato tracce di ordigno in un auto lasciata incustodita nei pressi dello stadio. Immediato l’intervento della polizia militare e poi degli artificieri, ma dopo un’ora e mezza l’allarme era rientrato.

Poche proteste. La polizia ha sorvegliato lo stadio per tutta la notte.

Il rischio-proteste qui era abbastanza limitato, l’unico timore (relativo) arrivava da un gruppo di studenti che già si erano fatti vedere venerdì: ragazzi dell’università di Amazzonia che con i loro cartelli ricordavano alle autorità locali la mancata realizzazione del Montrilho, una metropolitana di superficie che pure era inserita nel pacchetto di opere di contorno a quelle per i Mondiali. Ma tutto è stato limitato a qualche cartello, qualche coro, niente di più. Qui siamo lontani anni luce dalle rivolte di San Paolo.

Gli abbracci dei tifosi. Clima decisamente amichevole anche tra i supporter, soprattutto per l’assenza delle frange estremo del tifo sia italiane che inglesi.

Pochi per la verità gli azzurri, meno di un migliaio, anche se in soccorso sono arrivati i brasiliani di Manaus, qualcuno addirittura con maglie azzurre e tricolori. Quasi 10mila invece gli inglesi.

Pepito e i veleni. Ieri si è chiusa anche il caso-Rossi. Dopo i veleni per la mancata convocazione, Pepito ha lanciato una simbolica mano tesa alla nazionale via twitter. «Oggi si comincia: in bocca al lupo ai miei compagni. Forza Italia». Prandelli avrà apprezzato.

Il rientro azzurro. Dopo la partita la squadra è tornata in albergo per la cena e ha dormito a Manaus. La partenza avverrà in aereo in mattinata per essere di nuovo a Mangaratiba all’ora di pranzo. Migliorano le condizioni di Mattio De Sciglio. Il Ct aveva deciso di portare anche lui a Manaus, per essere seguito da vicino dallo staff medico e poter svolgere terapia.

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