L’ex attaccante Stefan Schwoch, 51 anni, ora commentatore televisivo di Dazn

L'ANALISI DEL COMMENTATORE DI DAZN

Schwoch: il nuovo tecnico ha dato la scossa al gruppo Pescara da primi dieci posti 

L’ex bomber: Breda ha trasmesso tranquillità e velocità di gioco Oddo? Credo che le parole di Galano nel dopo gara siano eloquenti

PESCARA . «Salvezza? Non scherziamo, il Pescara è da primi dieci posti». Parola di Stefan Schwoch, miglior bomber di tutti i tempi in serie B, da tre stagioni opinionista Dazn. Origini abruzzesi (il padre è teramano), l’ex attaccante nato a Bolzano in carriera ha segnato 135 gol tra i cadetti con le maglie di Venezia, Ravenna, Torino, Napoli e Vicenza tra il 1996 e il 2008. Venerdì sera era al Del Duca e il Delfino è tornato a sorridere in trasferta dopo dieci mesi e mezzo. «Sebastiani ha detto che mi metterà a libro paga, quando ci sono io il Pescara vince quasi sempre».
Schwoch, arriva Breda e i biancazzurri si rianimano. Casualità?
«Non credo, ho visto un buon Pescara che ha meritato la vittoria. Prima segnava con il contagocce e subiva molto, ad Ascoli invece ha concesso poco, trovato due reti e poteva segnarne altre. In pochi giorni non credo che Breda abbia potuto incidere in maniera profonda, ma la scossa c’è stata, la squadra è stata battagliera».
I meriti del nuovo tecnico?
«Di sicuro aver trasmesso tranquillità al gruppo, i calciatori sono rimasti sempre concentrati e hanno lottato su ogni pallone. Anche sul 2-0 la squadra ha provato a ripartire accompagnando l’azione con quattro o cinque uomini. Penso che Breda abbia chiesto di velocizzare la manovra palleggiando meno e servendo subito gli attaccanti. Nel primo tempo, ad esempio, l’Ascoli ha tenuto il pallone per 15 minuti contro gli 11 del Pescara, ma a parte il tiro di Sini non ha creato pericoli. Va detto che alcuni episodi sono stati decisivi: il rigore procurato da Pucino, l’errore della difesa bianconera sul secondo gol, anche se nella circostanza Galano e Ceter hanno confezionato un’azione meravigliosa. Comunque sia, il Delfino ha vinto con merito».
Un giudizio sul Pescara?
«È da metà classifica in su, ha giocatori forti in difesa e a centrocampo, in attacco Ceter e Galano si completano alla perfezione e possono essere devastanti».
Giusto esonerare Oddo?
«Conosco bene Massimo, abbiamo giocato insieme a Napoli, è un bravo ragazzo e un allenatore competente. Sono dispiaciuto per lui, però credo che le parole di Galano nel post partita (“Abbiamo giocato da squadra, cosa che non è avvenuta prima”, ha detto l’attaccante, ndc) siano eloquenti. Perlomeno, a me hanno fatto sorgere dei dubbi sul rapporto tra il tecnico e il gruppo, forse si è creata una situazione non più sostenibile che ha reso necessario il cambio. Poi bisognerebbe analizzare la situazione e individuare le cause di un avvio così deludente, le colpe vanno sempre divise tra società, calciatori e allenatore».
Sabato Pescara-Vicenza.
«Avversario tosto, il Vicenza può fare risultato ovunque, il limite è che fa fatica a concretizzare le occasioni che crea, a Di Carlo manca qualcosa in attacco».
Chi sale in serie A?
«Lecce e Spal favorite, poi occhio all’Empoli e al Venezia di Zanetti, un ottimo tecnico. Subito dopo Monza e Salernitana».
C’è un erede di Schwoch?
«Forte del Venezia, mi somiglia e sta facendo grandi cose, ma per il titolo di capocannoniere vedo in leggero vantaggio Coda del Lecce».
Il giovane su cui puntare?
«Oltre a Ricci dell’Empoli, mi piace molto Salvatore Esposito della Spal».
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