Sebastiani al patron rossoblù: «Al suo posto penserei al Genoa»

GENOVA. A Marassi ci sono state due sfide. Una in campo tra i calciatori di Genoa e Pescara, l’altra in tribuna tra i presidenti delle due squadre, Daniele Sebastiani ed Enrico Preziosi, che si sono...

GENOVA. A Marassi ci sono state due sfide. Una in campo tra i calciatori di Genoa e Pescara, l’altra in tribuna tra i presidenti delle due squadre, Daniele Sebastiani ed Enrico Preziosi, che si sono ignorati per tutto il pomeriggio, ma in sala stampa si sono resi protagonisti di un velenoso botta e risposta. Tra loro c’è tanta ruggine. Il motivo? La mancata cessione al Genoa di Gianluca Lapadula, che ha fatto imbestialire il patron rossoblù. Quando l’ex attaccante del Pescara ha preferito il Milan al Grifone, i rapporti tra i Sebastiani e Preziosi si sono interrotti. Ma dopo la partita, il presidente del Pescara ha replicato alle accuse del numero uno del club ligure, che ha attaccato l’arbitro.

«Al suo posto penserei al Genoa», ha detto Sebastiani, «se i suoi giocatori mandano a quel paese l’arbitro sono affari loro. In uno stadio così tutto viene amplificato all’ennesima potenza, non credo che Irrati abbia commesso tanti errori. Pandev lo ha sicuramente offeso, mentre Edenilson è stato espulso per doppia ammonizione. Le proteste rossoblù per il mani di Zampano? Anche al Pescara poteva essere concesso un rigore per il fallo su Memushaj». Poi l’analisi della partita. «Siamo contenti perché abbiamo ottenuto un pareggio su un campo dove soffriranno tutti. Il Genoa ha le carte in regola per arrivare tra le prime dieci, mentre il nostro obiettivo è la salvezza. Potevamo vincere, ma va bene così». Infine, un giudizio su Hugo Campagnaro e Rey Manaj. «Hugo è un calciatore straordinario, professionista esemplare che può dare ancora molto al calcio italiano. Manaj ha dimostrato che quando gli arriva la palla giusta riesce a buttarla dentro. È giovanissimo, non dobbiamo dimenticarlo, ma il suo valore non si discute». (g.t.)

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