Il presidente del Pescara Daniele Sebastiani con l’allenatore biancazzurro Gaetano Auteri

CALCIO / SERIE C

Sebastiani: "Il mercato? Abbiamo margini ridotti, ma va bene anche così"

Il presidente del Pescara: "Galano rimane, aspetto Balzano e Rizzo. Busellato resta fuori anche se non trova squadra". Sabato (ore 20,30) debutto in campionato all'Adriatico contro l'Ancona Matelica

PESCARA. C’è profumo di campionato e c’è l’obbligo di cancellare le ultime stagioni. Se avesse una bacchetta magica, il presidente Daniele Sebastiani lo farebbe in un istante. Per tanti anni a Pescara le partite hanno avuto il gusto pregiato di uno champagne di prima qualità servito freddo: da Verratti, Insigne e Immobile a Caprari, Lapadula e Torreira senza dimenticare Brugman, Campagnaro e Mancuso. Poi negli ultimi due anni è cambiato tutto e sabato alle 20,30, alla prima di campionato contro l’Ancona Matelica nessuno si aspetta quello champagne ma di certo qualcosa che ci possa andare molto vicino.
Il buongiorno si vede dal mattino, Sebastiani lo sa bene e ha le idee molto chiare. "Siamo pronti, sarà una bella partita e dobbiamo fare risultato. Un quasi derby che torna dopo tanti anni e con una bella cornice di pubblico. Ho saputo che i nostri tifosi saranno presenti e ci aiuteranno. I cori contro di me? Non ci faccio caso da anni". Ci dica un obiettivo preciso per questa stagione. "Fare un campionato di vertice, abbiamo l’obbligo di essere protagonisti e di provare a vincere per tornare in B. Sorrido quando sento che il nostro girone è più facile perché come prima cosa ci sono le tre retrocesse e poi squadre come Modena e Siena sono davvero forti".

Manca meno di una settimana alla chiusura del mercato e Sebastiani fa il punto della situazione, ma quando si toccano alcuni argomenti nelle sue parole traspare rabbia e amarezza. "Busellato? È fuori a prescindere da come andranno le trattative. Si è tirato indietro, poi si è scusato ed è tornato in gruppo. Dopo due giorni, ha riavuto lo stesso atteggiamento. Il mister e il ds lo hanno messo fuori squadra ed è una decisione che io condivido. Il Cosenza lo prenderebbe, ma lui sta riflettendo. Una cosa è certa e la ripeto: il giocatore non farà più parte di questa squadra".
Sebastiani chiarisce anche la cessione di Vincenzo Fiorillo e qualche sassolino dalle scarpe se lo leva volentieri. "Il portiere non era mai stato messo in discussione. Un giorno mi ha chiamato il suo procuratore e mi ha detto che si era accordato con la Salernitana. Poi ha avuto un ripensamento, ma io a quel punto avevo già bloccato Di Gennaro e non avevamo più margine. Fiorillo dice che voleva restare? Bugie. Se avesse avuto le idee così chiare non faceva trattare il suo procuratore con la Salernitana".

Sebastiani continua ad analizzare il mercato. "Stiamo aspettando Giuseppe Rizzo. La Triestina ha dato la disponibilità alla cessione, ma deve trovare il sostituto che al momento non c’è, ma noi restiamo ottimisti. Se esce Busellato? Valuteremo se fare altre operazioni ma non è scontato. È fondamentale capire chi resta o chi ci dirà di andar via nelle ultime ore di mercato. Se rimangono tutti non abbiamo posti liberi in lista e quindi siamo con margini di manovra ridotti. Ma non mi dispiace tanto la situazione perché il mister è contento della squadra".
Però è sulla bocca di tutti che il Pescara sta cercando un attaccante forte. Simeri, Margiotta, Melchiorri, Gabrielloni, Montalto: sono tutti nomi di grande spessore. "Non arriverà nessuno di loro. Se proprio dovessimo fare un’operazione, Auteri cerca un giocatore con determinate caratteristiche". Quelle di Simone Corazza? "Lo abbiamo chiesto all’Alessandria la sera prima della partita contro il Benevento. Poi ha fatto una tripletta. Abbiamo dovuto rivedere i nostri piani".
La sensazione è che con la probabile uscita di uno tra Di Grazia e Bocic (o entrambi) si liberi quel posto in lista per portare l’attaccante di spessore. Pierini è un nome che piace e non poco. A proposito di uscite. Nzita, Valdifiori e Galano? "Nzita non si muove. Discorso chiuso. Valdifiori oggi è l’ultimo dei nostri problemi. Il ragazzo si sta allenando bene, si mette a disposizione e aiuta i compagni. È molto intelligente e, come ha fatto Memushaj, verrà incontro alla società. Galano? Resta qui a Pescara. Ad oggi non vedo società pronte a tirare fuori i soldi necessari per la sua cessione (almeno 500.000 euro, ndc)". È vicino Borello del Crotone. «Ci piace veramente tanto, è fortissimo per la categoria ma se resta Galano stiamo bene così".
Facciamo un passo indietro: com’è andata la trattativa con Pigliacelli? "In realtà abbiamo fatto un’offerta al Craiova. Il club ci ha risposto negativamente non una ma due volte. Cosa altro dovevamo fare?". Balzano è pronto a firmare? Si, potrebbe rientrare. Ma c’è sempre il discorso dei posti in lista". Quest’anno il Pescara ha cambiato tanto. Ha sentito più
Giorgio Repetto? "Parliamo spesso. È intelligente, ha capito che a volte vanno messi dei punti e bisogna ripartire. Dopo l’ultima annata non potevo rinnovargli il contratto. A dire il vero mi sarei dovuto licenziare pure io ma non posso perché sono il presidente".
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