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Sebastiani: quasi perfetti, Oddo scelta vincente

Il presidente: «Ho fatto i complimenti a Marino, persona straordinaria» L’ad Iannascoli è raggiante: «I cambi sono stati determinanti, specie Caprari»

PESCARA. Il sogno continua. Il successo contro il Vicenza aumenta (seppur di poco) le possibilità di accedere alla finalissima, ma i dirigenti biancazzurri preferiscono volare basso. Per il presidente Sebastiani, l’amministratore delegato Iannascoli e il direttore generale Repetto non c’è una squadra favorita. «Pescara e Vicenza hanno entrambe il 50% di possibilità di passare il turno», ripetono in coro. Questa l’analisi di Daniele Sebastiani. «Sono contentissimo. Abbiamo rischiato di concludere a reti bianche il primo atto, ma alla fine il successo è meritato. Nel secondo tempo siamo stati quasi perfetti. Dopo il gol loro sono andati vicinissimi al pareggio con Ragusa, ma non sarebbe stato giusto. Andremo in Veneto con il morale alto, anche se loro giocheranno in casa e il piccolo vantaggio che abbiamo si annullerà».

Prima del fischio d’inizio l’abbraccio affettuoso con l’ex Pasquale Marino. «Gli ho fatto i complimenti per l’invidiabile organizzazione che ha dato alla sua squadra. Durante la riunione con gli arbitri Marino, vedendo Rossi che indossava la fascia gli ha detto: “Il calcio fa miracoli se anche tu sei diventato capitano”. Pasquale è una persona meravigliosa».

Tre vittorie su altrettanti incontri da quando Massimo Oddo si è seduto sulla panchina biancazzurra. «Non sono affatto sorpreso, al contrario di molti addetti ai lavori. Ho seguito dall’inizio il suo lavoro, come del resto ho fatto con le altre rappresentative giovanili. Penso di essere l’unico presidente della storia del Pescara che si interessa di tutte le squadre. Lo dico senza presunzione, capisco un po’ di calcio ed è per questo che mi aspettavo un simile exploit». Un solo rammarico. «Se avessimo giocato alle 21 avremmo avuto un numero di spettatori ancora più alto. Comunque i tifosi hanno risposto alla grande». Euforico l’ad Danilo Iannascoli. «Sono felicissimo. Dopo un primo tempo non esaltante, nella ripresa siamo riusciti a prendere in mano le redini del gioco contro un avversario forte. Complimenti a Oddo che con le sue scelte ha cambiato volto alla partita. Memushaj, Sansovini e Caprari sono entrati con il piglio giusto. Quest’ultimo ha infiammato il match».

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Il cambio di guida tecnica si è rivelato decisivo. «I ragazzi non recepivano più le direttive di Baroni che però aveva svolto un buon lavoro. L’esonero ha scatenato forti critiche, mentre ora molti sostengono che la decisione andava presa prima. Ci vuole coraggio, ma solo il campo può dire se una mossa è giusto oppure no». In città è tornato l’entusiasmo. «I pescaresi hanno capito che i calciatori stanno giocando con il cuore. L’orario ci ha penalizzato, ma sono contento della cornice di pubblico». Infine, l’ironia di Giorgio Repetto. «Se Ragusa avesse segnato sarebbe finita 2-0, dal momento che lui è ancora un calciatore di nostra proprietà. Al di là delle battute, mi sarei accontentato anche di un pareggio, però negli ultimi 35 minuti siamo stati devastanti».

Giovanni Tontodonati

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