Sebastiani: «Ringrazio i tifosi fedelissimi. Poi c’è chi per abbonarsi aspetta Lapadula o Rafia: ditemi voi...»

Il presidente Daniele Sebastiani fa il punto della situazione: “Mi sento sempre con Verratti, lavoriamo per un Pescara più forte”. (Nella foto, il rinnovo del contratto di Davide Merola fino al 2028)
PESCARA. La presentazione della partnership tra Pescara Calcio Abruzzo Airport è stata anche l’occasione per il fare il punto della situazione con il presidente Daniele Sebastiani in vista dell’imminente esordio (venerdì, ore 20.30) contro il Cesena in B. Negli ultimi giorni sono stati perfezionati gli arrivi di Di Nardo, Brandes e Oliveri, ieri c’è stata la firma per il rinnovo fino al 2028 di Davide Merola (confermata l’anticipazione del Centro della scorsa settimana) e ora si attendono le uscite per poter perfezionare nuovi acquisti. Tunjov e Kraja rifiutano ogni destinazione, in uscita anche Tonin al pari di Milan con Balzano che da due giorni ha lasciato la squadra (destinazione Potenza). Il bomber Gianluca Lapadula è il grande obiettivo, ma a 48 ore dall’esordio contro il Cesena cresce l’attesa per il calcio giocato e soprattutto per riassaporare quelle emozioni targate serie B che a Pescara mancano da tanto, troppo tempo. Calciomercato, società, e progetti futuri: il massimo dirigente biancazzurro ha parlato a 360° con il mercato naturalmente in primo piano, sottolineando l’importanza delle uscite per alleggerire la rosa.
Sebastiani, pronto per i nuovi colpi di mercato?
«Lavoriamo sulle uscite e sulle prossime entrate. È normale che per far arrivare altri giocatori ora serve creare spazio. Mica posso portarli a casa mia o a casa del ds Foggia i nuovi. Devono uscire quei giocatori che non rientrano nei piani del mister. Un po' mi dispiace perché, per quello fatto lo scorso anno, io li terrei tutti. Ma ora chi non è allineato con il discorso tecnico dovrà andare via per fare spazio a chi ci indicherà il mister. Questa B è completamente diversa da quella che frequentavamo noi. Ci sono almeno 5 squadre che faranno, sulla carta, un altro sport».
Chi indica come favorita?
«Il Venezia nella prima uscita in Coppa ha fatto benissimo, poi c’è il Palermo. Al Barbera per la prima saranno in 27.000. Con quei numeri poi è anche più facile fare mercato».
Lapadula, Barba e Rafia. Sono solo sogni?
«Nella vita i sogni non vanno mai abbandonati. Con Lapadula va fatto un discorso particolare. Il ritorno di Gianluca (in biancazzurro 10 anni fa, ndc) è un po' il sogno di tutti. Ci stiamo lavorando in questi giorni. Rafia mi ha detto tempo fa che vuole mantenere la categoria (a Lecce, in serie A), magari ne possiamo provare a riparlare nelle ultime ore di mercato se non avrà trovato nulla. Barba invece credo sia impossibile».
Per caratteristiche in difesa c’è anche il profilo di Bruno Martella della Ternana?
«È un giocatore disponibile, ma seguiamo le indicazioni date dal nostro allenatore».
Venerdì c’è il Cesena. Emozionato?
«Siamo pronti, per noi è motivo di orgoglio fare l’open day nel nostro stadio. Un po' emozionato si, ma assolutamente non sono preoccupato. Il Cesena è una squadra forte, noi dobbiamo puntare sulla motivazione perché riabbracciamo la B dopo tanto e questo deve fare la differenza».
Ci sono novità in società?
«Lavoriamo per fare un Pescara forte. E il mio è un lavoro quotidiano. Indipendentemente da chi sia il presidente».
Con Verratti si sente?
«Sì, tutti i giorni».
Lei, negli ultimi tempi, è stato visto più volte in una nota località di montagna. Bolle qualcosa in pentola?
«Vi dico che stiamo parlando con il sindaco di Campo di Giove perché vogliamo portare la squadra in ritiro nelle prossime stagioni estive. Ringrazio sindaco e assessore perché sono molto vicini al Pescara. Mi auguro che si possa concretizzare la collaborazione».
Come procede la campagna abbonamenti?
«Siamo sui 2.450 abbonati. Se sono contento? Sono i tifosi che ci sono sempre stati vicini e ce li teniamo stretti. Poi ci sono quei tifosi che per abbonarsi aspettano se arriva Lapadula o Rafia. Ditemi voi se l’amore per la squadra può dipendere dal mercato…».
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