Serie A

Serie A, il talento vastese Cavuoti cerca la gloria a Cagliari

18 Agosto 2025

Decisivo nella lotteria dei rigori in Coppa Italia ora spera nell’esordio, dagli inizi alla Virtus Vasto fino al sogno Serie A in Sardegna

Ci sono notti e uomini destinati a cambiarti la vita. Nicolò Cavuoti spera di aver imboccato la strada giusta, incontrando Fabio Pisacane a Cagliari. Sabato notte il centrocampista vastese classe 2003 ha trasformato all’Unipol Domus il rigore decisivo che ha permesso al Cagliari di eliminare (6-5) la Virtus Entella e qualificarsi al prossimo turno di Coppa Italia. Pisacane l’ha schierato in campo a partita in corso e poi lo ha mandato sul dischetto. «Sono entrato in un momento delicato», ha raccontato Cavuoti nella notte cagliaritana, «partita tesa ed ero emozionato di debuttare davanti ai tifosi. Ho cercato di dare il massimo». E poi: «Non pensavo di certo che avrei battuto un rigore. Finiti i tempi regolamentari e individuati i cinque rigoristi, il mister mi aveva però avvisato che se fossimo andati ad oltranza il primo a calciare sarei stato io. Durante i rigori ero un po’ teso, quando sono andato sul dischetto invece ero più tranquillo e sicuro, prima di me comunque l’Entella aveva sbagliato. I miei compagni avevano aperto il tiro, anche io inizialmente pensavo a quella soluzione, ma poi ho deciso di chiuderlo ed è andata bene». Sulla scorsa stagione in serie C alla FeralpiSalò: «Ho giocato con continuità, penso di essere maturato tanto a livello calcistico, spero di poter dare il mio contributo al Cagliari». E poi due parole sull’incoraggiamento di Mina, il difensore colombiano dei sardi: «Lui mi ha dato la forza per battere l’ultimo calcio di rigore, convincendomi che l’avrei segnato». Sul futuro ha le idee chiare: «Io mi sento pronto per stare nel Cagliari, posso giocare in serie A. Mi sento più che pronto». Centrocampista offensivo: mezzala da 4-3-3 oppure attaccante di destra abile a rientrare sul sinistro. Aspetta l’esordio in serie A dopo tre apparizioni in Coppa Italia con il Cagliari. «Ero già entrato a Reggio Emilia e Bologna sempre in coppa, non l’avevo mai fatto in casa. È stata un'emozione grandissima farlo davanti ai nostri tifosi». Vastese purosangue, ex zona 167 vicino al quartiere San Paolo. Ha iniziato nel settore giovanile della Virtus Vasto di Lucio Rullo con Michele Stivaletta. Poi, lo stage con la Vastese di Marco Amelia, il campione del mondo del 2006 seduto sulla panchina biancorossa in serie D. Stagione 2019-2020, quella con l’Italia chiusa per Covid e con i campionati dichiarati conclusi anzitempo per la pandemia. Amelia lo ha fatto giocare e il ragazzo si è messo in luce; ha svolto diversi provini in giro per l’Italia. La sera dell’ultimo giorno del mercato di gennaio, prima della chiusura per Covid ecco la firma con il Cagliari assistito dall’avvocato Carlo Della Penna dell’agenzia Pastorello. A 17 anni eccolo in un club di serie A, lascia casa e i familiari per cercare gloria calcistica. In Sardegna subito gli Allievi rossoblù con Fabio Pisacane allenatore, lo stesso che oggi guida la prima squadra. Poi, la Primavera e due anni fa la serie C a Olbia. Di buono la conoscenza di Angela, la compagna, e poco più in una stagione chiusa con la retrocessione dopo tante vicissitudini. Meglio nella passata stagione, sempre in C, ma a Salò. Ha iniziato in panchina, ma una volta presa la maglia da titolare non l’ha mollata fino alla fine con i play off finiti per via dell’eliminazione contro il Crotone. A giugno il ritorno a Cagliari per fine prestito. Ritrova Fabio Pisacane. Le amichevoli in America, le buone prestazioni e la promessa del tecnico di tenerlo in debita considerazione. Fino a sabato notte. Ora ha un obiettivo, l’esordio in serie A. Domenica alle ore 18 ci sarà Cagliari-Fiorentina e Cavuoti prenota un pomeriggio di gloria per aggiornare l’albo dei vastesi in campo in serie A dopo Roberto Inglese e Mario Lemme. Un trampolino di lancio per mettere in mostra tutte le sue doti.

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