Sieco, De Paola e Michalovic tornano da “nemici”

Volley A2, lo schiacciatore e lo slovacco col Vibo Valentia: a Ortona dobbiamo tanto, l’Impavida si rialzerà

PESCARA. Dalla capolista, Sora, alla vice capolista, Vibo Valentia. Da un impegno proibitivo all'altro. Due partite casalinghe per la Sieco Impavida Ortona che si riallacciano con il recente passato. Vuoi perché Sora nella passata stagione è stato il rivale che ha conteso ai biancazzurri fino all'ultimo il primo posto nella regular season della serie A2 di pallavolo maschile, vuoi perché domenica (ore 18) al Palasport arriveranno i calabresi che in squadra hanno lo schiacciatore Antonio De Paola e l'opposto Peter Michalovic che l'anno scorso hanno fatto faville in riva all'Adriatico. E la Sieco Impavida se li ritrova di fronte in un momento delicato, dopo due sconfitte di fila. Che nella passata stagione non ha mai conosciuto.

«Si era creata la giusta chimica, una squadra che stava bene insieme e, soprattutto, in campo non mollava un centimetro. E poi c'era entusiasmo, la gente non si aspettava un torneo di vertice. E' stato un crescendo», ricorda Antonio De Paola, il cui infortunio alla fine della regular season ha costituito un handicap non da poco durante i play off. Una squadra che ha fatto sognare Ortona, una città che pallavolisticamente parlando ora è un po' in depressione proprio perché ha scoperto che i fasti dell'anno scorso sono difficilmente ripetibili. «Da lontano è difficile analizzare certe dinamiche. Noi siamo ben consci che ci aspetta una gara difficile, Ortona in casa vende cara la pelle. Ci aspetta un match tirato, quel Palasport lo conosco bene. Il pubblico ti trascina». I tifosi ritroveranno De Paola da avversario. «E' un piacere per me tornare in un posto dove sono stato bene, molto bene. Ritrovare gente con cui ho condiviso tante gioie. Sento ancora Nunzio (Lanci, il coach, ndr) e i compagni». Già, ma perché De Paola non è rimasto? «Sarei rimasto volentieri, ma non ci siamo trovati. Per poco, ma non ci siamo trovati. Pazienza…». Vibo ha 12 punti in classifica dopo cinque giornate, è secondo dietro Sora che viaggia a punteggio pieno. «Abbiamo perso la prima partita in casa», racconta lo schiacciatore originario di Gaeta, «ci può stare per una squadra nuova. Ma ci stiamo aggiustando e i valori stanno emergendo, anche se l'esperienza dell'anno scorso a Ortona insegna che l'importante è stare bene ai play off, è lì che si decidono i giochi per la promozione». La Sieco ora annaspa. «Il campionato è lungo, ha i mezzi per risalire la china. Non bisogna deprimersi». Domenica ritroverà il libero Cortina. «Con Danilo sono stato insieme a Ortona e ad Atripalda. E' un amico, ci sentiamo spesso».

Da De Paola a Peter Michalovic, indimenticato opposto slovacco che nella passata stagione è stato il trascinatore della Sieco. In più di un'occasione ha superato quota 40 punti.

«Quando arriverò a Ortona un po' di emozione ci sarà, è inevitabile. Ho tanti bei ricordi, in campo e fuori. Tornerò in una città in cui mi sono trovato bene, mi ha accolto dopo il grave infortunio di Latina. Credo sia stata la mia migliore stagione in Italia, anche se spero che questa possa essere ancora più esaltante. Spero di essere accolto con gli applausi. Quello di Ortona è un pubblico competente e passionale. Riesce a farti sentire importante. Domenica sarò un avversario durante la partita, ma prima sarò un amico». Lo slovacco sta carburando in questo avvio di stagione. «No, non sono ancora arrivato a 40 punti. Il mio massimo è stato 29. Spero di migliorarmi. Siamo agli inizi e mi auguro che la Sieco Impavida si possa rialzare e tornare a fare bene. Magari non proprio domenica!».

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