Sorpresa Costa Rica: rimonta e batte un brutto Uruguay

15 Giugno 2014

Cavani nel primo tempo porta in vantaggio la Celeste su rigore Nella ripresa i Ticos firmano il tris con Campbell, Duarte e Urena

La prima sorpresa del Mondiale è il Costa Rica. Sembrava l’anello debole nel girone di ferro (D), quello con tre squadre che sono state campioni del mondo. Nel 2006 aveva perso tutte le partite in Germania, questa volta è partito battendo l’Uruguay. Un’impresa quella messa a segno dai Ticos di Jorge Luis Pinto, l’unico tra i 32 ct a non avere alle spalle un passato da calciatore professionista. Ebbene, ha mandato in campo una squadra ordinata in difesa e con una buona condizione atletica. Quanto basta per avere ragione dell’Uruguay che ha oggettivamente deluso le attese.

Tutto sommato arrivano buone notizie per l’Italia da Fortaleza: ha vinto il Costa Rica, ma i prossimi avversari dell’Italia non hanno fatto vedere cose strabilianti. Né la Celeste (terza gara a Natal, ore 18, il 24 giugno), né il Costa Rica (seconda partita a Recife, ore 18, il 20 giugno). Compassata l’Uruguay; dinamica e organizzata la formazione centroamericana, pressoché perfetta nella ripresa. Ma sicuramente alla portata dell’Italia. All’Estadio Castellao non è andata in scena una partita memorabile da consegnare agli archivi. Ma comunque in linea con un Mondiale all’insegna dei tanti gol.

C’era attesa attorno all’Uruguay, ma quella vista all’opera ieri sera non è certo una squadra che può ripetere la favola del Maracanazo 1950. Vulnerabile in difesa con un portiere, Nando Muslera, che ha lasciato a desiderare nelle uscite; centrocampo con due mediani tosti e altrettante ali dal rendimento alterno.

In avanti Diego Forlan, reduce dall’esperienza in Giappone, è sembrato solo il lontano parente dell’attaccante che impressionò quattro anni fa. A tal punto che è stato sostituito dopo meno un’ora di gioco. Certo, Cavani è Cavani, un bomber di rara efficacia. Ma la squadra non l’ha supportato a dovere. Mancava Luis Suarez, il capocannoniere della Premier League. È stato operato il 22 maggio scorso ed è ancora indietro. Potrebbe rientrare proprio contro l’Italia. Ma, di certo, non sarà al top della condizione. Ha vinto il Costa Rica capace di ribaltare il risultato con una forza di carattere invidiabile per una formazione che doveva essere la cenerentola del girone.

E dire che era stato l’Uruguay a sbloccare il risultato al 23’. Punizione di Forlan dalla sinistra, un difensore costaricano accenna un placcaggio su Lugano e il difensore crolla a terra: rigore. E dal dischetto Edinson Cavani non ha perdonato, mettendo a segno la 22ª rete con la maglia della Celeste. Fino a quel momento la partita l’aveva fatta il Costa Rica, spigliato e disinvolto, ma poco incisivo. Insomma, tanta buona volontà e niente di più. Poca roba il primo tempo. Decisamente più emozionante la ripresa, un monologo del Costa Rica. S’è aperta con il difensore Duarte vicino al pareggio con un colpo di testa respinto da Muslera sulla linea di porta. Il preludio al gol dell’1-1, giunto all’9’, a opera di Joel Campbell, il 21enne centravanti dell’Arsenal che ha fulminato Muslera con un sinistro in area. Al 12’ risultato ribaltato con il difensore Duarte abile a raccogliere di testa una punizione calciata sul secondo palo da Bolanos.

Due sberle in faccia all’Uruguay (finirà indieci per l’espulsione di Maxi Pereira) corretto in corsa da Oscar Washington Tabarez che, dopo unquarto d’ora, ha inserito Gonzalez e Lodeiro al posto di Forlan e Gargano.

Niente da fare. Non è giornata. Anzi è un grande giorno per il Costa Rica che ha chiuso la gara al 40’ con Urena (entrato in campo da un paio minuti) abile a superare lo sciagurato Muslera con un diagonale. E’ festa Costa Rica: nel 1990 era arrivato agli ottavi, nel 2006 era tornato a casa dopo il primo turno chiuso a zero punti; oggi è la sorpresa di Brasile 2014.

@roccocoletti1

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