Sotelo: Pescara, porto i gol per la A

La punta argentina arriverà dopo Natale: «Voglio diventare come Milito»

 PESCARA. El Gancho sogna El Principe.  In Cile ha segnato gol a raffica, adesso vuole lanciarsi in Europa.  La culla è la stessa, quella argentina che da sempre sforna grandi talenti. Ha giocato al fianco di Maxi Moralez dell'Atalanta ed è uscito dallo stesso vivaio che ha forgiato l'ex laziale Claudio Lopez, il bomber del Lione Lisandro Lopez e specialmente da quella squadra che ha partorito Diego Milito, il Racing de Avellaneda. Proprio Milito è il suo idolo: il modello da seguire per Juan Ignacio Sanchez Sotelo, classe 1987, nuovo attaccante del Pescara. E' stato scovato dall'agente Fifa Ulisse Savini, con la collaborazione dell'osservatore e braccio destro Nunzio Marchione. Sotelo arriverà al Poggio degli Ulivi il 28 dicembre, ma già al telefono si intuisce che non vede l'ora di approdare in Italia.  Quel Belpaese che ha nelle vene, visto che le sue origini sono calabresi.  Juan Sotelo, perché ha scelto l'Italia nonostante la possibilità di tornare a giocare in Argentina, visto che gli Old Boys l'hanno cercata?  «Sì, gli Old Boys mi hanno cercato però giocare in Europa è il sogno di ogni calciatore sudamericano. Sinceramente il campionato italiano è uno dei più importanti e sono contento di venire a giocare in Italia».  In Cile nella squadra de La Serena c'era Vargas, che conosce bene il calcio italiano, che cosa le ha raccontato del nostro paese?  «Jorge Vargas (ex difensore dell'Empoli e dello Spezia,ndc) è stato un gran compagno per me, mi ha detto che è prestigioso il calcio italiano, che è molto tattico e che giocare in Italia aiuta ogni calciatore a completarsi».  Del Pescara che cosa le hanno detto?  «Del Pescara so che è una grande squadra, con molta storia e una tifoseria che segue molto da vicino il club. So che sta facendo un gran campionato, poi ho visto ultimamente alcune partite. Ho notato che in casa c'è una pubblico davvero numeroso. Adoro giocare davanti a tanti tifosi».  Zdenek Zeman è un tecnico importante nel calcio italiano, lo sa?  «So che Zeman è un gran tecnico, con una carriera di prestigio, poi a detta di Vargas, che mi ha mostrato alcuni video, so che gioca un calcio offensivo e che tutti gli attaccanti che giocano e hanno giocato per lui hanno sempre reso al massimo. Sono ansioso di conoscerlo e di mettermi a sua disposizione. Non sono tanti gli allenatori che esaltano in questo modo gli attaccanti».  Però a Pescara la concorrenza in attacco è notevole.  «Io arrivo a Pescara per imparare e per mettermi a disposizione del gruppo».  Che tipo di giocatore è Juan Ignacio Sanchez Sotelo?  «Sono un attaccante che ama spaziare su tutto il fronte d'attacco e cerco sempre di farmi trovare nella posizione giusta per fare gol».  Dicono che potrebbe seguire le orme di Diego Milito e Lisandro Lopez.  «Spero di poter ottenere a Pescara i risultati che Diego Milito ottenne arrivando al Genoa».  A chi viene paragonato?  «Di solito gli osservatori italiani mi paragonano a Lisandro Lopez che viene anche lui dal Racing. Licha? Mi assomiglia nel modo di giocare, però non è altissimo, forse è più basso di me di 6-7 centimetri, ma ha grande potenza, ha un'ottima tecnica e vede benissimo la porta».  In Italia quale giocatore, a parte Milito, le piacerebbe emulare?  «Mi piace vedere vari attaccanti in Italia, studio i loro movimenti con i video per imparare».  Ha la cittadinanza italiana e le sue radici sono da ricercare in Calabria, vero?  «Sì, é vero la mia famiglia ha in parte origine italiane. Le radici portano a Cirò Marina, un piccolo paese in provincia di Crotone».  Che cosa si aspetta da questa nuova avventura?  «Voglio dare il massimo e dare il mio contributo al Pescara per raggiungere la serie A. Questa nuova avventura è una scommessa e alla fine del campionato mi piacerebbe vincerla».

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