Foto di gruppo con tutti i vincitori di Velandiamo

REGATA VELICA

Spettacolo Velandiamo, Celeste è sempre lì 

Il trofeo della più partecipata gara d’Abruzzo per la 6ª volta alla barca di Pescara. Gli altri vincitori

PESCARA. Oltre 60 imbarcazioni, il mare colorato dalle vele, uno spirito sportivo e allo stesso tempo amichevole, intere famiglie coinvolte e poi la lunga fase delle premiazioni. È stata tutto questo la giornata di Velandiamo, la tradizionale e più partecipata regata d’Abruzzo che anche quest’anno ha dato spettacolo al Marina di Pescara e in mare tra il porto canale e Montesilvano. Merito del Circolo velico La Scuffia che riesce a fare adepti con un “format popolare” rispetto alle più rigide e agonistiche regate di circolo.

Una festa della vela al cui appuntamento non è mancata Celeste, barca plurititolata di Pescara, degli armatori Mario D’Annunzio e Andrea Mori, che anche quest’anno si è imposta andando a vincere per la sesta volta (seconda consecutiva) il trofeo Velandiamo. L’equipaggio – Andrea e Stefano Cristini, Roberto Di Paolo Emilio, Giuseppe Santoro, Giovanni Silveri, Luciano Guazzieri e Riccardo Calabrese oltre ai due armatori – ha vinto con vigorosa tranquillità di bolina e dopo una superba rimonta con spi (vento da poppa), chiudendo davanti a Jonathan (Platu 25) di Giancarlo Casuscelli, High Five baby (Platu 25) di Elisabetta Chiarelli e Scura (Comet 515) di Fabio e Gianluca Di Francesco.

Con Celeste ha navigato la solidarietà con i colori rosa della Race for the cure, l’iniziativa a sostegno della lotta contro il tumore al seno che si svolgeva in contemporanea in piazza Salotto e i cui colori sono stati issati anche dall’equipaggio femminile delle Femmes Fatales. Fra gli altri vincitori di categoria il Flying Dutchman di Enzo D’Angelo e Paolo Ciamarone, Blu Spitfire (One Design 27) di Federica Cosentino, Cecilia (Grand Soleil 34) di Massimo Cerimele, Trilli (Italia 10.98) di Massimo Di Berardino e Barbalandra (Barberis 421) di Paola Galeota. Alla fine foto di gruppo  di tutti i vincitori e maxi brindisi.

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