Tennis: Vacherot, è nata una stella passata per Francavilla

Il 26enne monegasco vincitore di un Master 1000 (a Shanghai) con il più basso ranking. A maggio ha disputato gli Internazionali sulla terra rossa di Francavilla perdendo in finale
FRANCAVILLA AL MARE. Non era passato inosservato a maggio, a Francavilla, quel Valentin Vacherot, il 26enne tennista monegasco di cui tutti parlano per via di un trionfo inatteso. Ha vinto il masters 1000 di Shanghai, in Cina, dopo aver battuto Novak Djokovic in semifinale e il francese Arthur Rinderknech all’ultimo atto, domenica. In finale una sfida in famiglia perché Valentin Vacherot e Arthur Rinderknech sono cugini, essendo figli di due sorelle. Ma, al di là di questa curiosità, il nome di Vacherot, ai più sconosciuti, in Abruzzo ricordava qualcosa: ovvero la partecipazione agli ultimi Internazionali d’Abruzzo disputati a Francavilla, l’Atp Challenger Tour, giocato sulla terra rossa, vinto dal pisano Maestrelli proprio in finale contro Valentin Vacherot.
Maestrelli era parso più aggressivo, mentre Vacherot più molle e compassato. Magari con colpi migliori, ma portati senza quella cattiveria agonistica che, invece, ha fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte del pisano. Ma quel Vacherot era piaciuto. «Aveva un rovescio a due mani pulito e piatto ed era ben strutturato fisicamente», il ricordo di chi lo ha visto all’opera a Francavilla. E non era sfuggito un particolare: l'allenatore di Vacherot è il fratellastro (figli della stessa mamma) Benjamin Balleret, che ha anche giocato e anche lui ha raggiunto il numero 204 della classifica nel giugno 2006. Alla vigilia del torneo di Francavilla, a maggio, il più atteso era l’esperto Stan Wawrinka, ma lo svizzero ha dato forfait in extremis. E così a distanza di mesi la scoperta che la stella era il semi-sconosciuto Vacherot che avrebbe conquistato la ribalta della scena. Alla vigilia del torneo di Shanghai era 204º nella classifica mondiale e aveva vinto soltanto in tornei di circuiti minori. È passato alla storia per essere il giocatore con il più basso ranking mondiale di sempre a vincere un torneo Masters 1000.
«Solo pochi mesi fa», il commento del sindaco di Francavilla, Luisa Russo, «ho avuto il piacere di premiarlo personalmente. Ora, con una scalata incredibile, ha conquistato il Shanghai. È un onore aver avuto sui nostri campi, nella nostra città, un talento come Vacherot, che grazie a questa impresa straordinaria entra tra i primi 50 giocatori al mondo». E poi l’appuntamento per l’anno prossimo: «Non vediamo l’ora di scoprire i nuovi campioni che ci sorprenderanno nel prossimo Challenger di Francavilla 2026».
In passato. Dall’Atp Challenger Tour di Francavilla sono passati diversi tennisti che poi hanno conquistato la ribalta. In primis Stefanos Tsitsipas, il greco che nel 2017 era agli Internazionali e nel corso della carriera è arrivato anche al numero 3 del ranking mondiale. E poi Matteo Berrettini che a Francavilla è giunto fino ai quarti. In Abruzzo è passato il norvegese Casper Ruud che - allora 19enne - ha perso la finale dell’edizione 2018 contro Gianluigi Quinzi, poi diventato direttore del torneo. E da queste parti ricordano anche il canadese - allora 17enne - Auger Aliassime. Che, nell’edizione 2018, non ha deluso le attese al match di esordio… ma lo ha fatto in quello seguente in cui ha preso una lezione da Casper Ruud, che lo ha battuto con tanto di 6-0 finale. E infine, Lorenzo Musetti a Francavilla nel 2019 e oggi protagonista nei tornei di tennis più prestigiosi.