Turchi è l’uomo della Provvidenza

4 Maggio 2014

Il marito della presidente Maio entra e segna, coronando la rimonta di due gol della Virtus Lanciano in inferiorità numerica

LANCIANO. Mamma li Turchi! C'è di nuovo la firma del "signor Maio" sull'incredibile 2-2 che ha caratterizzato il posticipo serale tra Virtus e Trapani. Il numero sette rossonero – noto sia per la sua abilità nel togliere le castagne dal fuoco alla squadra che per le esultanze in famiglia (stavolta c'è stato il bacio al figlioletto, appostato dietro la porta) – con il quarto gol in campionato ha, infatti, scongiurato lo spettro del sesto ko casalingo, coronando una doppia rimonta (malgrado l'uomo in meno), frutto dell'ennesima prestazione tutto cuore dei ragazzi di Baroni. Bravi e fortunati nel riuscire a sfruttare gli errori dell'avversario e la cosiddetta "zona Cesarini", che tanti punti ha garantito nell'arco della stagione. I siciliani, invece, possono solo recriminare per la ghiotta occasione sciupata (vincendo avrebbero scavalcato proprio la Virtus, spodestandola dal sesto posto), al termine di un match che, ad un certo punto, sembrava potesse finire in goleada, e si è invece risolto con un pareggio che, per come si erano messe le cose, starà magari stretto all'undici di Boscaglia, ma di certo premia gli sforzi e la generosità di una Virtus mai doma. Schierata ieri sera, un po' a sorpresa (visti i contemporanei forfeit, a centrocampo, di Di Cecco e Germano) con un 3-5-2 prudente, nel quale erano i due terzini di ruolo a coprire le corsie esterne della linea mediana. Un undici saltato subito, per l'uscita forzata (noie muscolari) del già acciaccato Troest, sostituito, in difesa, da Ferrario.

Dopo una fase di studio, con i siciliani a condurre l'iniziativa ed i padroni di casa pronti a colpire di rimessa, con i velocissimi Piccolo e Falcinelli, è il Trapani a passare, al 22'. Grazie al capocannoniere della B Mancosu, abile a sfruttare un autentico regalo della difesa e a beffare Sepe inserendosi sul maldestro colpo di testa all'indietro di Aquilanti.

La Virtus accusa il colpo e rischia il raddoppio 1' dopo quando, sulla botta a colpo sicuro di Basso, è provvidenziale la respinta ravvicinata del portiere rossonero. I padroni di casa, incitati dal pubblico, provano a riordinare le idee e abbozzano una reazione, rischiando però di nuovo al 35', sul destro dal limite del solito Mancosu (palla alta sulla traversa). Le insidie maggiori, per gli ospiti le crea il neoentrato Ferrario, che dopo averci provato di testa al 39', sfiora il pari allo scadere, alzando la mira a porta spalancata.

Al rientro dagli spogliatoi, mister Baroni cerca di correre ai ripari aggiungendo, dopo pochi minuti, una terza punta (Thiam) a scapito di un difensore (Aquilanti), riposizionando dunque la squadra col 4-3-3, previo abbassamento di De Col e Mammarella. Quest'ultimo però si fa espellere al 16' (doppio giallo nel giro di appena 12'), complicando i piani della Virtus, che sembra infatti sul punto di crollare come un castello di carte, sotto i colpi di uno scatenato Trapani. Che dopo aver fallito in due circostanze (al 19' ed al 20'), e sempre con Gambino, la seconda segnatura, la trova al 22' grazie a Basso (match winner della sfida di andata), che con un preciso tiro all'incrocio finalizza al meglio un pallone in precedenza respinto da Sepe, sulla botta del solito Mancosu. Sembra davvero finita, ed invece i frentani, feriti nell'orgoglio, ci mettono il cuore, vedendo premiati i loro sforzi, con la già descritta rimonta capolavoro, firmata dalle reti di Piccolo (al 29') e del neo entrato Turchi (al 42'). Che in molti, qui a Lanciano hanno ormai (ed a ragione) ribattezzato "l'uomo della Provvidenza".

Stefano De Cristofaro

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