Vivarini e il cuore biancazzurro: «Pescara, finalmente a casa. Faremo qualcosa di importante»

Il nuovo allenatore si presenta: «Sono orgoglioso di essere qui. Servono rinforzi in tutti i reparti. Dagasso giocatore fondamentale, Rafia e Verre mi piacciono»
PESCARA. «Sono orgoglioso della chiamata del Pescara». Vincenzo Vivarini fa di tutto per trattenere l’emozione nel giorno della sua presentazione all’Ekk Hotel scortato dal presidente Daniele Sebastiani e dal ds Pasquale Foggia. Max Mucciante, responsabile della comunicazione, prova a rompere il ghiaccio ma quella di ieri per il nuovo tecnico biancazzurro è stata una giornata particolare. Diversa dalle solite presentazioni. All’apparenza lo sguardo da duro resta, ma in cuor suo quell’emozione c’è. Eccome se c’è. Impossibile pensare il contrario per lui che Pescara l’ha sempre avuta nel cuore, dopo aver guidato i biancazzurri prima in Primavera e, poi, nel 2007, in serie B per una breve parentesi. «È un piacere rivedervi a tutti. Sono stato davvero felice», ha detto il 59enne allenatore di Ari, «quando c’è stato l’interessamento dei biancazzurri. Pescara non è una semplice squadra per me, è un simbolo per l’Abruzzo e ha dei valori speciali. Oltre al piacere, la chiamata mi ha riempito di orgoglio. Devo essere bravo a portare le mie conoscenze e metterle a disposizione della grande tradizione che ha il Pescara. So di avere tante responsabilità, ma sono certo che riusciremo a fare qualcosa di importante» E poi prova a sbilanciarsi: « L’obiettivo? In cuor mio lo so, ma lo tengo per me». Lo stadio e l’emozione. Quando con il suo Catanzaro, tre anni fa, allo stadio Adriatico da avversario ha ascoltato “Gente di mare” un brivido lungo la schiena deve averlo avvertito. Ma quel giorno non poteva di certo dirlo. «Vi dico solo che quella canzone la sento anche da casa (vive a Francavilla, ndc) quando la cantano forte i tifosi. Immaginate come stavo qual giorno in panchina da avversario. È stato particolare. A proposito di stadio pieno di tifosi: quella è la magia di Pescara. Ai play off quest’anno è stato bellissimo. Uno stadio pieno che ha spinto la squadra a raggiungere l'obiettivo». Passato e futuro. Vincenzo Vivarini ha poi parlato a 360°. «Il mio passato per me è una grande esperienza che deve servire per il futuro. Soprattutto quando accadono cose negative. Da quando ero a Pescara tantissimi anni fa ho fatto un percorso lungo e oggi ho un bagaglio importante da mettere a disposizione. Lo scorso anno il Pescara ha dimostrato valori importanti», continua. «Complimenti a Baldini per quello che ha fatto. Vorrei mantenere spirito e unione dello scorso campionato. E tatticamente vi dico che ripartiremo dall'aggressione alta e da un altro aspetto che a me piaceva molto di quel Pescara: voler comandare il gioco. Poi è normale che io metterò i miei accorgimenti. C’è però da lavorare perché la serie B è un campionato duro. Il pensiero dei tifosi è lo stesso mio e si sposa con la tradizione biancazzurra: qui a Pescara si deve ottenere il risultato attraverso il gioco. E sono contento di aver mostrato quelle caratteristiche nella mia carriera. Giocheremo tanto la palla e anche sulla fase di non possesso porterò qualcosa di mio». Vivarini e il mercato. Strappare nomi di possibili nuovi giocatori a Vincenzo Vivarini è impossibile. Ma qualche indicazione importante arriva. E sono messaggi chiari. «Quanti giocatori devono arrivare dal mercato? Non è corretto fare dei numeri. Ne abbiamo parlato con Sebastiani e Foggia. Ho detto tutto a loro e soprattutto ho chiesto giocatori funzionali per fare quello che abbiamo in mente. I tre reparti dovranno essere integrati. Servono rinforzi in difesa, in mediana e in attacco. Dobbiamo mantenere tanto dell’anno scorso ma di sicuro la rosa va integrata. Dagasso? Per me è incedibile. Se vogliamo proporre un certo tipo di gioco lui è indispensabile». «Dal mercato dovranno arrivare anche giocatori di struttura importanti per la B. Uno tra Valerio Verre e Hamza Rafia? Per me sarebbe bello averli tutti e due. Voi lo sapete che a me piacciono tanto i giocatori che sanno giocare a calcio. E loro tecnicamente sono fortissimi». I tifosi. Non è mancato il classico messaggio di Vincenzo Vivarini ai tanti sostenitori biancazzurri. «Ai tifosi, sottolineo e ripeto, dico che quando c’è stata l’unione con la squadra difficilmente non si è centrato l’obiettivo qui a Pescara. E quindi dico: la magia è riempire lo stadio come fatto nei play off e unirsi alla squadra». Il nuovo staff. In chiusura di conferenza stampa Vincenzo Vivarini ha presentato il suo staff. «Andrea Milani è il mio secondo, Massimo Carcarino è il match analyst, Antonio Del Fosco è il preparatore atletico, Fabrizio Zambardi è il preparatore dei portieri, Carlo Cavasinni è il responsabile del recupero infortunati e Diego Labricciosa è il collaboratore tecnico». Foto di rito, stretta di mano con il presidente Sebastiani e il ds Pasquale Foggia e subito con la squadra per la prima cena stagionale. La nuova avventura di Vincenzo Vivarini in biancazzurro è ufficialmente iniziata. Oggi pomeriggio il primo allenamento a Silvi. In bocca al lupo mister, che la magia possa continuare. Enrico Giancarli ©RIPRODUZIONE RISERVATA