Pallavolo

Volley, dopo il trionfo delle donne gli uomini a caccia del bis

10 Settembre 2025

L’Italia è campione del mondo in carica e debutterà domenica contro l’Algeria, ma il ct De Giorgi deve fare a meno di Lavia e ci sono Gargiulo e Romanò in forse. (Nella foto, Simone Giannelli)

Adesso l’errore da non compiere è fare paragoni tra la squadra femminile e quella maschile di pallavolo. Le ragazze di Velasco hanno vinto il titolo mondiale dopo 23 anni e dopo la finale persa nel 2018 contro la Serbia, mentre gli azzurri si presentano a Manila per difendere il titolo conquistato nel 2022 in Polonia battendo i padroni di casa in finale. L’errore è nella valutazione dell’organico in rapporto alla concorrenza. L’Italvolley femminile era favorita a Bangkok, si presentava da campione olimpico in carica, l’Italia maschile arriva all’appuntamento (nelle Filippine dal 12 al 28 settembre) con qualche acciacco di troppo. Non al top della condizione fisica.

«Non ci poniamo limiti. Sarà difficile per noi, ma anche per chi ci affronterà», ha detto il ct Fefè De Giorgi. Che deve fare i conti con il temendo infortunio di Daniele Lavia del 21 agosto scorso. L’assenza dello schiacciatore calabrese in forza all’Itas Trentino è pesante. «Infortunio all'ultimo esercizio dell'ultimo allenamento», il racconto sconsolato di De Giorgi, «una cosa incredibile. È stata una brutta botta, sia dal punto di vista umano che tecnico. Un giocatore come Lavia assicura grande equilibrio». E poi le condizioni di Giovanni Gargiulo e Yuri Romanò in forse fino alla fine.

La prima sfida nella 21ª edizione del torneo iridato è programmata per domenica contro l'Algeria. Poi gli azzurri, inseriti nel gruppo F, dovranno affrontare Belgio (16) e Ucraina (18), sempre alle ore 15,30 italiane. Diretta tv sulla Rai e Dazn. Dal 20 settembre via al tabellone a eliminazione diretta: negli ottavi potenziale sfida all'Argentina, mentre in caso di qualificazione ai quarti di finale ci sarebbe verosimilmente la Francia.

«Le differenze non sono enormi, anzi. Siamo tutte molto vicine. Come roster la Polonia (vincitrice della Nations League, battendo 3-0 in finale proprio l’Italia, ndr) è quella messa meglio. Insomma c'è da combattere e recuperare qualche centimetro sotto rete», il De Giorgi-pensiero.

L’Italia nel medagliere dei Mondiali è seconda solo alla vecchi a Unione Sovietica: quattro successi e un argento contro sei trionfi, due secondi posti e tre bronzi per la corazzata che ha dominato la scena fino agli anni Ottanta. A Manila al via 32 nazionali. Nella prima fase otto gironi da quattro squadre l'uno: le prime due classificate di ogni gruppo accederanno al tabellone a eliminazione diretta, dagli ottavi (20-23 settembre) per arrivare poi alle finali con in palio le medaglie (28 settembre).

La rosa. Sono 15 gli atleti al seguito del ct Ferdinando De Giorgi, uno resterà fuori perché al Mondiale possono essere iscritti 14 giocatori. Ci sarà un taglio. Palleggiatori: Simone Giannelli, Riccardo Sbertoli. Centrali: Gianluca Galassi, Simone Anzani, Giovanni Gargiulo, Roberto Russo, Giovanni Sanguinetti. Schiacciatori: Mattia Bottolo, Alessandro Michieletto, Luca Porro, Francesco Sani. Opposti: Kamil Rychlicki, Yuri Romanò. Liberi: Fabio Balaso, Domenico Pace.