L’AQUILA

Strage nazista di Pietransieri: la Germania condannata a 4 milioni di risarcimento

9 Dicembre 2024

Nell’eccidio compituo il 21 novembre 1943 morirono 60 donne, 34 bambini con meno di 10 anni e molti anziani. I soldi andranno ai trenta parenti delle vittime che erano state escluse dal risarcimento.

L’AQUILA. Gli eredi delle vittime devono essere risarciti: la riserva è stata sciolta dalla Corte d'Appello dell'Aquila. Una condanna a pagare quattro milioni per la Repubblica Federale di Germania e il ministero tedesco degli Affari esterni della cooperazione internazionale. Soldi da ripartire tra i trenta parenti delle vittime che erano stati esclusi dai risarcimento e avevano intentato l’azione giudiziaria. In una prima fase la stessa Corte d’Appello aveva detto no ai parenti delle vittime, rimandando la decisione alla Corte di Cassazione. I giudici romani, nei mesi scorsi, avevano accolto le istanze degli eredi, mettendo nero su bianco che “le richieste di risarcimento possono essere evase anche in maniera individuale e non per forza collegiale”, aprendo le porte di fatto al risarcimento.

“Il particolare momento storico post bellico (ove vi era una diffusa condizione di povertà) ed il peculiare contesto sociale (le vittime, pastori e contadini, appartenevano ad un piccolo abitato). Questi ultimi aspetti sono da ritenersi senz’altro rafforzativi dei normali rapporti di solidarietà familiare”- si legge nella sentenza della Corte d’Appello che ha quantificato i singoli risarcimenti. In totale, tenendo conto delle precedenti sentenze, i risarcimenti ammontano a 15 milioni. Somme che saranno erogate nei prossimi mesi con il fondo del Pnrr messo a disposizione per i crimini nazisti. Ricordiamo che nell’eccidio di Pietransieri persero la vita 128 civili inermi, che il 21 novembre 1943 furono trucidati nel bosco dei Limmari dai soldati nazisti per il sospetto che la popolazione civile sostenesse i partigiani. A Pietransieri morirono 60 donne, 34 bambini con meno di 10 anni e molti anziani.