È salva l'area marina
Pineto, il Tar respinge il ricorso dei vongolari contro l'istituzione del Parco del Cerrano
PINETO. Il Tar respinge il ricorso dei vongolari contro l'istituzione dell'area marina protetta Torre del Cerrano. Nella seduta di giovedì scorso, infatti, il tribunale amministrativo del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dal Consorzio di gestione vongole (Cogevo) nell'ambito del ricorso presentato al Tar dai vongolari contro il decreto istitutivo dell'area marina del Cerrano.
Attraverso un comunicato stampa, Benigno D'Orazio, presidente del consorzio di gestione dell'area marina, esprime soddisfazione per la decisione del Tar. «Il consorzio, appositamente creato per la gestione dell'area marina tra Regione, Provincia e Comuni di Pineto e Silvi», si legge nella nota di D'Orazio, «si era immediatamente costituito in giudizio, insieme al ministero dell'Ambiente, per difendere una scelta di tutela e valorizzazione di quest'area della costa adriatica, operata congiuntamente da tutte le amministrazioni locali, regionali e nazionali in una direzione di sviluppo delle attività turistiche ed economiche più sostenibile. La difesa del principio di autodeterminazione delle formule di sviluppo da parte delle comunità locali effettuate nell'interesse della collettività non può infatti essere messa in discussione dall'interesse economico, pur sacrosanto, di singoli settori produttivi. Si spera ora di poter tornare a discutere serenamente, come s'è sempre fatto, con i "vongolari", come anche con altri operatori economici, su tutte le opportunità che l'area marina offre e non solo sui vincoli comunque necessari».
Attraverso un comunicato stampa, Benigno D'Orazio, presidente del consorzio di gestione dell'area marina, esprime soddisfazione per la decisione del Tar. «Il consorzio, appositamente creato per la gestione dell'area marina tra Regione, Provincia e Comuni di Pineto e Silvi», si legge nella nota di D'Orazio, «si era immediatamente costituito in giudizio, insieme al ministero dell'Ambiente, per difendere una scelta di tutela e valorizzazione di quest'area della costa adriatica, operata congiuntamente da tutte le amministrazioni locali, regionali e nazionali in una direzione di sviluppo delle attività turistiche ed economiche più sostenibile. La difesa del principio di autodeterminazione delle formule di sviluppo da parte delle comunità locali effettuate nell'interesse della collettività non può infatti essere messa in discussione dall'interesse economico, pur sacrosanto, di singoli settori produttivi. Si spera ora di poter tornare a discutere serenamente, come s'è sempre fatto, con i "vongolari", come anche con altri operatori economici, su tutte le opportunità che l'area marina offre e non solo sui vincoli comunque necessari».
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