È salva l'area marina
La giunta provinciale ha riformulato la zonazione dell'area marina protetta della Torre di Cerrano e creato un "corridoio" per consentire ai vongolari di pescare i molluschi
TERAMO. Approvata dalla giunta provinciale di Teramo la riformulazione della zonazione dell'area marina protetta della Torre di Cerrano. La Provincia, sulla base del parere formulato dall'Istituto Zooprofilattico Abruzzo e Molise, ha dato il via libera all'utilizzo della così detta "zona D" per la pesca alle vongole. In pratica verrebbe creato una sorta di "corridoio" antistante la Torre di Cerrano per consentire alle vongolare di lavorare.
La soluzione, condivisa dal tavolo regionale istituito dall'assessore Mauro Febbo il 6 maggio scorso, è frutto di una serie di richieste proveniente dal settore della pesca produttiva il quale, anche sulla base di rilievi di tipo tecnico scientifico ha sempre sostenuto la compatibilità di questa specifica attività di pesca con l'area marina protetta.
Nell'atto deliberativo approvato dalla Giunta si fa riferimento al protocollo d'intesa già sottoscritto nel 2007 fra gli enti locali coinvolti con il quale ci si "impegnava a sviluppare piani integrati per far coesistere turismo e attività economiche con la protezione degli spazi naturali e dei processi biologici degli ecosistemi marini".
La soluzione, condivisa dal tavolo regionale istituito dall'assessore Mauro Febbo il 6 maggio scorso, è frutto di una serie di richieste proveniente dal settore della pesca produttiva il quale, anche sulla base di rilievi di tipo tecnico scientifico ha sempre sostenuto la compatibilità di questa specifica attività di pesca con l'area marina protetta.
Nell'atto deliberativo approvato dalla Giunta si fa riferimento al protocollo d'intesa già sottoscritto nel 2007 fra gli enti locali coinvolti con il quale ci si "impegnava a sviluppare piani integrati per far coesistere turismo e attività economiche con la protezione degli spazi naturali e dei processi biologici degli ecosistemi marini".
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