A 12 anni accusa il padre di abusi sessuali

19 Novembre 2025

La ragazzina è stata sentita durante un incidente probatorio. L’indagato respinge ogni contestazione nei suoi confronti

TERAMO. Un’indagine complessa e delicata come lo sono tutte quel le che coinvolgono i minorenni: per la fragilità delle vittime, per le difficoltà a ricostruire. È un’altra storia di presunti abusi sessuali quella approdata in un fascicolo d’indagine con un papà accusato di molestie sessuali sulla figlia di 12 anni. L’uomo, che è indagato, ha respinto ogni accusa. Va detto che tra l’uomo e la mamma della minorenne è in corso una separazione. L’inchiesta (fascicolo della pm Elisabetta Labanti) è scattata dopo la denuncia presentata dalla mamma della ragazzina che si sarebbe confidata con la nonna raccontando di essere stata palpeggiata dal genitore.

L’accertamento di un abuso sessuale ai danni di una parte offesa minorenne è sempre un procedimento estremamente complesso: ogni singolo passaggio deve servire a ricostruire. E tra le fasi più delicate c’è quella inerente l’acquisizione delle dichiarazioni della giovane vittima nel contesto di un incidente probatorio. Come è stato fatto in questo caso con l’incidente probatorio che si è svolto davanti al giudice Roberto Veneziano. Esame, nel corso del quale, la minorenne avrebbe confermato l’accusa sempre respinta dall’indagato.

Va detto che l’incidente probatorio, nelle inchieste per abusi su minori, rappresenta un passaggio giuridico fondamentale così come stabilito dalla Carta di Noto che ormai da tempo detta le linee guida per l’esame dei minorenni in caso di abuso sessuale. Un istituto indispensabile per la Carta che individua e descrive protocolli da seguire in relazione all’esame del minore che si ipotizzi vittima di abusi e che all’articolo 7 recita: «L’incidente probatorio è la sede privilegiata di acquisizione delle dichiarazioni del minore nel corso del procedimento».

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