A messa come una volta, la liturgia latina si trasforma in evento

14 Luglio 2010

Tanti curiosi e fedeli partecipano al rito tridentino nella chiesa del Santissimo Salvatore di Silvi

SILVI PAESE. Ha attirato l'attenzione di tantissimi, fra religiosi e curiosi, la messa tridentina celebrata ieri sera a Silvi, nella chiesa del Santissimo Salvatore. Nell'affollata chiesa del borgo antico, si è svolta la prima di una lunga serie di liturgie in lingua latina, organizzata dall'Ordo Christianus Miles, un movimento cristiano-cattolico tradizionalista, attivo a Silvi dal 2007.

La messa tridentina, officiata dal Don Andrea di Bonaventura, cominciata dieci minuti prima delle 21, è stata una cerimonia solenne. L'organo e i cori di Silvi paese e delle frazioni di Santo Stefano e Pianacce hanno accompagnato l'ingresso del giovane sacerdote con il calice in mano, del ministro e presidente del Movimento Francesco Sanfilippo e di tre bambini con la croce.

Salito sull'altare, adornato di paramenti bianchi, - la messa era una votiva ad angeliis -, Don Andrea ha celebrato la liturgia in latino di spalle ai fedeli e all'altare, come di consuetudine per la messa tridentina. La lettura dell'epistola e del Vangelo sono stati gli unici due momenti in cui il parroco si è rivolto ai fedeli in italiano. Per la comunione è stato posto l'inginocchiatoio davanti all'altare e l'ostia è stata data direttamente sulla lingua.

Dopo il congedo, come da tradizione antica, il sacerdote ha letto l'inizio del Vangelo di San Giovanni, che annuncia l'eternità e del Verbo e prima di congedarsi ai piedi dell'altare, insieme con i fedeli ha recitato il Salve Regina nella lingua latina ed ha portato via con sé il calice.
La messa tridentina fu abolita da Papa Paolo VI nel 1969, modificandone i riti celebrativi.

Giovanni Paolo II
, con il Motu Proprio Ecclesia Dei, aveva lasciato ai singoli vescovi la facoltà di celebrarla. Il 7 luglio 2007 con il Motu Proprio Summorum Pontificum, Papa Benedetto XVI ha eliminato ogni vincolo, lasciando libera facoltà ai parroci dell'impiego del rito romano antico. «Per Silvi è comunque un evento», ha commentato Francesco Sanfilippo, presidente dell'associazione cristiano cattolica tradizionalista, che conta circa 120 iscritti in Italia.
Federica Forcella

© RIPRODUZIONE RISERVATA