Acqua, bollette più care a Teramo e lunghe file al Ruzzo

I cittadini contestano ma l’acquedotto replica: abbiamo dovuto introdurre il deposito cauzionale contro i rischi da morosità su richiesta dell’Authority

TERAMO. File e musi lunghi agli sportelli del Ruzzo, presi d'assalto dagli utenti per via dei salati aumenti che si sono visti comparire in bolletta. Fioccano così le contestazioni dei cittadini, che probabilmente non hanno appreso la novità peraltro già annunciata nei giorni scorsi dall'azienda: ovvero l'introduzione di un deposito cauzionale che serve a coprire l'azienda dai rischi legati alla morosità.

L'importo di ogni utenza è stato tarato in base ai consumi medi del primo trimestre dello scorso anno e sostituisce il vecchio "anticipo sui consumi", la cui quota era fissa. Inoltre, poiché l'importo della cauzione è stato dimezzato, è chiaro che gli aumenti saranno visibili anche sulla prossima bolletta.

Il presidente del Ruzzo, Antonio Forlini, precisa tuttavia che si tratta di un adeguamento che il Ruzzo ha fatto recependo una direttiva precisa dell'Authority, e che non si applica per chi si avvale della domiciliazione postale o bancaria. Pertanto, se ci sono degli utenti che vogliono evitare la seconda tranche della cauzione, possono effettuare la domiciliazione bancaria e ottenere anche il rimborso della prima parte che stanno saldando con la bolletta recapitata in questi giorni. Questo poiché la domiciliazione è uno strumento che meglio tutela l'azienda acquedottistica dalla morosità degli utenti.

Forlini spiega che i dettagli sull'introduzione del deposito cauzionale al posto del vecchio acconto sono spiegati nella rinnovata veste grafica della nuova bolletta e che tuttavia l'azienda, per esaudire le richieste di informazioni da parte dei cittadini, ha potenziato gli sportelli periferici di Villa Rosa di Martinsicuro e Roseto. Non sarà possibile invece evitare il pagamento della cauzione (nemmeno con la domiciliazione) per quelle utenze che hanno volumi elevati, i cui consumi superano i 500 metri cubi all'anno.

Intanto, sul fronte della carenza idrica che preoccupa come al solito alla vigilia dell'estate, Forlini ha chiarito che per il momento, grazie alle piogge abbondanti di questi giorni, non ci sono grandi preoccupazioni. «In genere le sorgenti del Ruzzo, in termini di qualità e quantità delle acque, dipendono fortemente dallo scioglimento delle nevi piuttosto che dalle piogge. Tuttavia il maltempo limita il consumo di acqua potabile da parte dei cittadini e questo ci consente di evitare sprechi».(m.d.t.)

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