ROSETO. È scomparso ieri a 58 anni a causa di un infarto Daniele Costantino Scocchia, persona molto amata e conosciuta a Roseto. Lascia la compagna Laura e i genitori Ferdinando e Chiara. Grande appassionato di cavalli, presidente provinciale delle Giacche Verdi (associazione attiva nella protezione civile) e tesserato nella sezione locale di Fratelli d'Italia, Scocchia ha dedicato molto della sua esistenza alla comunità rosetana. Per lavoro collaborava con un'azienda di Morro d'Oro: realizzava impianti e sistemava palchi per tantissimi eventi anche fuori regione. Oltre a questo, tanto volontariato che lo ha fatto conoscere ed essere benvoluto da tutti. Alla notizia della sua morte sono seguite tantissime reazioni sui social, segno della stima e affetto di cui godeva.
«Con la scomparsa di Daniele Scocchia Roseto perde un pilastro della sua comunità, un uomo che con dedizione e altruismo ha contribuito a tessere la trama sociale della nostra splendida città e della nostra intera provincia», è stato il pensiero del sindaco Mario Nugnes, «la sua presenza era una costante rassicurante, un faro di generosità che illuminava ogni iniziativa e ogni evento. Sempre pronto a rimboccarsi le maniche, ha lavorato instancabilmente per il bene comune, accogliendo tutti con un sorriso che non conosceva barriere. La sua cordialità e gentilezza sono state un dono prezioso, così come il coraggio e la determinazione con cui ha perseguito ogni obiettivo». Il ricordo del consigliere comunale di FdI Francesco Di Giuseppe: «Sempre pronto al momento del bisogno, sempre disponibile con tutti e in qualsiasi orario, situazione e condizione. Ricordo ancora quando, durante la seconda ondata di Covid, gli chiesi una mano per la distribuzione dei pacchi del programma Opes, per aiutare le fasce più fragili della popolazione e sostenere le famiglie colpite dalla crisi. Andavamo a Pescara e nei comuni del Teramano dove ci erano state segnalate situazioni di difficoltà. Tutto questo dopo il lavoro di entrambi».
I funerali si terranno domani alle 14 nella chiesa di Santa Maria della neve a Befaro di Castelli (paese di origine di Scocchia).
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